ROMA-VERONA Tutto dal mondo giallorosso

Rubrica Il Punto della Settimana
Rubrica Il Punto della Settimana

Il 27 settembre è sempre stato un giorno speciale. Ma man mano che gli anni passano, acquista un valore sempre maggiore. Perché negli ultimi 22 anni, anno dopo anno, sono stati impreziositi di gol, assist, giocate, vittorie e sconfitte. In una parola: passione. E quanta gioia ci ha regalato quel ragazzo che oggi compie 38 anni?

Il primo a scherzare sull’età di Francesco Totti  è stato Rudi Garcia in conferenza stampa: “Penso che non dobbiamo dire a Francesco l’età che ha, perché lui pensa di avere 28 anni. E’ un giocatore enorme e fondamentale”. Ma come si sente Totti a 38 anni?Come persona è l’età giusta, come calciatore, non li sento, ma quando hai una certa età bisogna smettere. Mi toglierei volentieri 5 anni” – ha confessato il capitano della Roma – “Nel futuro penso che resterò nel mondo del calcio, ma non ci ho pensato. Di certo non farò l’allenatore, non mi ci vedo col carattere che ho. I giocatori sono matti, soprattutto quelli che non giocano”. Un pensiero va al passato, con uno sguardo sul presente: “Avrei voluto giocare con Ronaldo, quello vero. Era il numero 1. Ultimamente mi ha molto colpito Hazard del Chelsea. Mi sarebbe piaciuto essere allenato da Ancelotti. Non rifarei quello che ho fatto all’Europeo in Portogallo, e qualche calcio brutto da vedere ma che ci sta”.

Poi una parola per i suoi compagni di avventura: “Garcia è un grande comunicatore; anche se è straniero ha capito l’ambiente di Roma in tutto e per tutto. Pjanic è il piccolo principe; ho un debole per lui. Per i giocatori forti ho un debole. Gervinho è una forza della natura, fa cose istintive che nemmeno lui riesce a capire: è più veloce della palla”. In conclusione, Totti ha parlato dello speciale legame che lo unisce ai tifosi della Roma: “Un amore che rimarrà per sempre, anche quando smetterò. Non smetterò mai di ringraziarli, mi sono sempre stati vicini anche nei momenti brutti. Prima di smettere riuscirò a festeggiare con loro qualcos’altro”.

Per quanto riguarda la partita di oggi pomeriggio contro il Verona, anche quella sarà speciale. Sì perché quelli a disposizione sono gli ultimi 3 punti disponibili prima di Juventus-Roma. I bianconeri, oltretutto, scenderanno in campo subito dopo, nell’anticipo delle 20:45 contro l’Atalanta: è giusto fargli sentire il fiato sul collo.

Non è scontata, comunque, la presenza del capitano in campo dal primo minuto. Come affermato dallo stesso Garcia: “Lo saprete voi e lui poco prima della partita”. Probabili sorprese anche a centrocampo con “Paredes che è pronto a giocare anche dal 1′ minuto. C’è anche Florenzi pronto e la possibilità di giocare con 4 giocatori offensivi”. La difesa sarà un’incognita fino all’inizio del match: sicuri del posto solo Manolas e Yanga-Mbiwa, con il ballottaggio Maicon-Torosidis sulla destra e Cole-Holebas sulla sinistra; favorita però la linea di difesa greca, con l’aggiunta del centrale africano. Delle condizioni di Castan, Garcia si è detto ottimista: “Penso che tornerà prima della sosta. È un guerriero e sta migliorando. Bisogna però prendere un po’ di tempo, il gruppo sarà identico a quello di Parma perché li voglio al 100% tutti. Poi valuteremo dopo il Verona”.

In settimana il tecnico francese ha provato sia il tridente Totti-Gervinho-Florenzi, sia quello con Ljajic-Destro-Florenzi.

La mente dei giocatori sarà inevitabilmente rivolta al match di martedì sera contro il Manchester City. L’emergenza infortunati, purtroppo, è arrivata nel momento meno indicato, con le due sfide decisive contro i citiziens e la Juventus. Si proverà a recuperare per l’occasione Castan e forse Iturbe, mentre per dopo la sosta è previsto il ritorno di De Rossi. Per fortuna, in campo, continua ad andare quel giovanotto di 38 anni, che se ne sente ancora 28.

A cura di Matteo Isidori

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