REPUBBLICA.IT Mercato e infortuni le spine di Garcia

Garcia
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(M. Pinci) – Curiosamente, la quarta sconfitta in un meseesatto trasferisce due fotografie della Roma diametralmente opposte una all’altra. Da una parte, mostra l’evidente gap con le grandissime d’Europa, un gap incolmabile al momento, che l’ha costretta a partire sostanzialmente battuta e a dover mettere da parte la propria identità per evitare una nuova imbarcata dopo il 7-1. Ma nonostante la manifesta inferiorità – espressa anche verbalmente da Daniele De Rossi – la squadra di Garcia ha paradossalmente oggi più chance di qualificarsi rispetto a un mese fa, dopo il pari con il City. “Siamo padroni del nostro destino”, la sintesi, mai tanto efficace, con cui Garcia ha salutato il turno di Champions. Se battesse il Cska a Mosca e il City non vincesse contro il Bayern, sarebbe agli ottavi con un turno d’anticipo.

MERCATO – I giovanissimi acquistati in estate per cifre importantissime (5 milioni per Sanabria che potrebbero diventare 12 con i bonus, il prestito di Uçan ne è costati 4,75 e per riscattarlo ne servono altri 11), non hanno mai trovato spazio, spesso nemmeno in panchina. Cifre che, se investite su un terzino, avrebbero potuto dare un padrone alla disastrosa fascia sinistra della Roma. A gennaio Sabatini proverà a rimediare, trattando ancora Adriano del Barcellona, che Garcia e Keita hanno già chiamato al telefono.

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