AS ROMA Garcia non si dà per vinto: “Solo un episodio. Nulla è perduto”

Garcia
Garcia

Una notte orribile per i tifosi giallorossi, con la qualificazione in tasca per 92 minuti e persa negli ultimi 20 secondi. Niente di irreparabile, la Roma ha ancora il destino nelle sue mani, giocandosi il passaggio del turno nell’ultima giornata all’Olimpico. Evidentemente Garcia ripone molta fiducia in quella gara, dato che ha un atteggiamento molto ottimista: “Nel complesso, ho pensieri positiviUn pallone sbagliato cambia tutto. Se avessimo vinto, parleremmo d’altro”. Ovviamente. Parleremmo di una vittoria. Non è in una delle sue serate più coerenti l’allenatore della Roma e bisogna capirlo. Il Cska non ha avuto occasioni? “Eh, però nel secondo tempo è stato bravo a spingere. Siamo rimasti indietro a esitare, troppo schiacciati in difesa. Ho inserito Pjanic per tenere meglio la palla, ma in quelle condizioni non è servito a molto. Pensavo che saremmo stati più efficaci che con tre punte autentiche. All’inizio Miralem aveva un piccolo guaio fisico. Non ho voluto rischiarlo”. Il tecnico francese non rischia Pjanic, ma poi mette il rientrante Strootman: “Ma Kevin ha bisogno di giocare, altrimenti non recupererà mai il ritmo della partita. La verità è che qualcuno aveva pensato fosse tutto facile contro una squadra sconfitta per 5-1 all’andata. Il Cska non era quello lì. Ha giocatori di valore. E noi l’avevamo battuto ugualmente. Però se non segniamo il secondo gol episodi del genere possono accadere”. Questa è una confessione, l’ammissione di colpa di un leader che non ha mai dato mostra di prendersela con i suoi per la carenza di istinto del killer. Avrebbe dovuto farlo.  “Quando ci abbassiamo in questo modo può accadere di prendere gol. Naturalmente tutto dipende dalla qualità degli avversari che ci troviamo davanti ciascuna gara. E poi è vero che nel secondo tempo abbiamo tenuto le linee più basse, però abbiamo anche avuto più occasioni per segnare”. Ma la Roma non ha segnato e il Cska sì. In una partita che avrebbe dovuto essere finita da un pezzo. E ora è la strada si è fatta in salita.

Fonte: Corriere dello Sport

Impostazioni privacy