ROMA-NAPOLI Il legale della famiglia Esposito chiede “5 punti di penalizzazione per i giallorossi e chiusura dell’Olimpico”

Striscione Ciro
Striscione Ciro

Le polemiche di Roma-Napoli sono ancora lontane dal concludersi. A rincarare la dose è l’avvocato Angelo Pisani, legale difensore della famiglia Esposito, ha diramato un comunicato stampa a proposito degli striscioni esposti ieri all’Olimpico contro la mamma di Ciro:

“Dopo il vergognoso e pericoloso striscione esposto allo Stadio Olimpico, appare chiaro il fallimento e risuona stridulo il silenzio colpevole delle massime istituzioni governative. Ci aspettiamo una risposta repentina del presidente Malagó, presente alla presentazione del libro di cui è anche protagonista nella prefazione: quegli striscioni di mani delinquenti rappresentano una beffa anche per il presidente del CONI che dovrà chiedere alla FIGC di intervenire senza sconti per nessuno. Ma il nostro dubbio più inquietante è un altro: dov’è Renzi? Che fine ha fatto il presidente del Consiglio, presente alla finale di Coppa Italia dello scorso 3 maggio e per la quale espresse massima indignazione? Il giorno dopo disse: “Non lasceró il calcio nelle mani di questi delinquenti”. Ebbene, a distanza di un anno tutto è rimasto invariato, compreso il calcio che continua ad essere ostaggio di un manipolo di delinquenti che espongono tutti gli striscioni che vogliono, in barba alle istituzioni ed ai proclami risibili del presidente Renzi”

Poi la richiesta del legale: “La Roma silente e i suoi tifosi si sono dimostrati più volte violenti e discriminatori nei fatti e nelle azioni, si chiede pertanto al Coni e alla FIGC per la palese responsabilità oggettiva e le gravi violazioni, un intervento urgente e fermo secondo i noti principi della UEFA No Razzismo No Violenza verbale e materiale nel Calcio, applicando pertanto secondo le regole europee 5 punti di penalizzazione per la Roma e squalifica dello Stadio Olimpico di Roma, nel caso comunque adiremo tutte la Autorità competenti e gli organi UEFA per il rispetto della legalità e valori dello sport”.

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