Qualche domanda di Roma TV al presidente James Pallotta dopo la conferenza stampa mattutina:
“Oggi è un altro passo importantissimo, negli ultimi sei mesi abbiamo lavorato sodo per la presentazione di questo dossier. Sarò molto più felice quando lo stadio aprirà i battenti“.
Cosa significherà avere degli architetti come Meis e Libeskind per i tifosi?
“Avere grandi strutture, qualcosa che resterà a lungo qui a Roma. Non sarà il Colosseo, ma uno degli edifici principali qui in Europa“.
Le cose vanno come previsto o anche oltre?
“Stiamo lavorando sodo, non ho molta pazienza ma sono fatto così. Le cose vanno bene, non abbiamo avuto problemi, sono contento che la squadra sia in Champions, dobbiamo fare sempre meglio per il futuro del club. Vogliamo la Roma come uno dei top nel mondo“.
Mia Hamm ha mandato un messaggio di auguri.
“La ringrazio, l’abbiamo voluta nel CdA, ormai per lei è la seconda città, lavora al nostro fianco“.
Cosa vuole dire ai vostri tifosi?
“Tutto quello che abbiamo detto lo stiamo facendo, abbiate fiducia nel nostro lavoro, vogliamo rendere la Roma una delle migliori squadre del mondo, per me già lo è, vorrei che lo capissero tutti i tifosi“.
Parla ora Mark Pannes:
“E’ così che si completano i progetti, passo dopo passo, lo si capice nei cambi di atteggiamento delle persone, la situazione oggi è ben diversa, si pensa di realizzarlo finalmente“.
Verrà costuito con le pietre dei romani, sarà anche un posto per la città.
“Questo progetto cambierà la vita di molte persone, sarà un processo di continuità, per far fiorire la città. Abbiamo grandi competenze per un grande progetto nella città di Roma“.
Il tuo è un grande team, ci vuoi raccontare questo anno frenetico?
“Un grande sostegno dalla società, un team importante per lo stadio con tanti partner che lavorano sempre sodo come Parsitalia. Siamo tre realtà che lavorano con team eccezionali, e mi sono potuto concentrare sull’interesse pubblico, sono grato per questa opportunità“.
Parola a Luca Parnasi: “Grandi emozioni, un’opportunità incredibile per la città di Roma. Libeskind è un’icona dell’architettura mondiale, per me è un onore essere qui, siamo una squadra unica che ha lavorato con pragmatismo e spirito di sacrificio”.
C’è molto verde nel progetto, sarà un punto fondamentale.
“Esatto, c’è tanto verde, anche sulle torri. Andreas Kipar è il top sulle strutture ecosostenibili. Anche l’idea di Daniel di partire dal concio è straordinaria. Ci sono i Messi, Ronaldo e Totti dell’architettura“.
Parnasi e Baldissoni, chi è più forte a calcio a 5?
“Abbiamo giocato insieme tempo fa ed è quasi scoppiata la rissa. E’ un grande manager e persona eccezionale“.
Arriva Mauro Baldissoni assieme a Riccardo Viola.
“E’ un bene per la città avere delle strutture costruite da eccellenze straordinarie come Libeskind o Dan Meis. Come cittadini dobbiamo essere orgogliosi di tuto ciò“.
Riccardo Viola: “Sono emozionato, mi sono trovato con tante cose da voler dire ma bisogna seguire l’ordine giusto. Porto i saluti di Giovanni Malagò. Mi ritrovo come referente del Coni ma il mio pezzo di cuore mi fa tornare indietro. Le scelte del passato oggi hanno ancora più valore. Nell’86-87 la Roma era sola, ne il Comune ne il Coni condividevano il progetto di mio padre. Oggi il Coni apprezza il progetto anche in prospettiva olimpica. Un segnale del genere è un motore a favore di Roma, una città che guarda allo sport e al futuro“.
Baldissoni, già proiettato all’interno?
“Sono andato a scegliere un posto nel nuovo stadio anche per mio padre. Per me la Roma dell’infanzia è quella di Dino Viola, giocai anche a calcetto dentro Trigoria, incontrai il presidente che ci fece cambiare pullman per la trasferta a Bergamo. C’è un progetto importantissimo che si lega col passato“.
