IL MESSAGGERO Dzeko alla Roma, l’ok via Twitter

Edin Dzeko
Edin Dzeko

(S. Carina) Stavolta l’accordo è ad un passo. Roma e Dzeko si vedono, si sentono, si sfiorano, addirittura twittano. Ieri dal suo account personale, Edin ha ripreso il lancio di Bihfootball, profilo che si occupa di calcio bosniaco, che (citando Espn) annunciava come ormai prossimo alla chiusura l’affare tra Manchester City e Roma. Ma dopo una ventina di minuti il retweet è stato rimosso. Non l’intesa tra i due club che può essere considerata oramai in dirittura d’arrivo dopo la telefonata avvenuta giovedì tra le parti. Restano da definire i termini e le condizioni del pagamento, non l’importo complessivo che si aggira sui 23 milioni, bonus compresi. Intermediari che si stanno occupando da vicino della transazione, anche ieri hanno ribadito come «oramai ci siamo, è impensabile che un affare del genere, che muove tra costo del cartellino e ingaggio una somma vicino ai 70 milioni, possa saltare per 2-3 milioni».

PREMI DECISIVI È infatti più o meno questa la distanza tra City e Roma. Forse anche meno, se vengono considerati i premi che a Trigoria stanno cercando di inserire nella lunga e complessa trattativa. Perché Sabatini giovedì con Begiristain è stato chiaro: il cash offerto è 18 milioni e questa è la somma dalla quale a Trigoria non vogliono discostarsi. In queste ore quindi per far crescere l’importo e avvicinarsi alle richieste degli inglesi si continua a lavorare sui bonus e fare in modo che siano facili da raggiungere. Per gli amanti delle cifre, la fumata bianca ci sarà attorno ai 23 milioni complessivi: non 21+2 come vorrebbe il City ma 18+5. Per il centravanti, invece, è pronto da tempo un accordo quadriennale a 5 milioni a stagione con opzione per il quinto. Anche ieri nell’amichevole disputata (e persa) dal Manchester in Germania, Dzeko è rimasto a guardare per quasi tutta la gara, cosa che gli era accaduta sia contro la Roma (addirittura 90 minuti in panchina) che con il Real Madrid. Stavolta gli è però bastato un quarto d’ora di gioco per andare in gol e accorciare le distanze dallo Stoccarda (4-2). Le distanze tra Roma e City invece sono minime a tal punto che non è escluso che il centravanti in settimana possa addirittura sbarcare nella capitale.

INTRIGO GERSON Intanto a dimostrazione che la Roma sta facendo sul serio anche per Gerson ci sono le parole del papà del calciatore, Marcao: «Il Barcellona sinora è stato corretto ed etico in tutto ciò che ha fatto. Loro vogliono mio figlio. È stato trattato benissimo tutte le volte che siamo stati in Spagna. Noi sappiamo che la volontà del Fluminense è trattenerlo sino a dicembre. Anche Gerson è disposto a rimanere ma per giocare tranquillo ha bisogno di conoscere il suo futuro. Ha 18 anni, va capito e la pressione con tutti questi club che sono interessati a lui è fortissima. È confuso, siamo tutti confusi in famiglia». Tradotto: il ragazzo fino all’inserimento di Sabatini era certo di andare al Barcellona (offerti 2 milioni a stagione) che rimane la sua prima scelta. Il club catalano (che ha sborsato 4 milioni per acquisire la prelazione) ha 5 giorni di tempo per pareggiare l’offerta giallorossa ma ieri l’agente (André Cury) che si sta occupando della vicenda per conto dei catalani ha fatto presente «che la documentazione che il Fluminense ha inviato non è completa». Ce ne vorrà probabilmente qualcuno in più. Nel frattempo Roma e Barcellona si incroceranno al trofeo Gamper. Sarà l’occasione per parlare di Gerson e forse per riaprire uno spiraglio per Adriano. Digne e Masuaku rimangono piste calde. Capitolo Salah: ieri era l’ultimo giorno disponibile per la Fiorentina per inviare il transfer. Da oggi il Chelsea può rivolgersi alla Fifa per chiederne uno provvisorio.

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