IL TEMPO Garcia: “Roma, conta solo vincere”

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(E. Menghi) Sotto pressione, ma non in bilico. Garcia si sente così, sa che è obbligato a battere il Carpi oggi pomeriggio, non tanto per tenersi stretta la panchina (la fiducia gli è stata confermata), ma perché servono tutti i punti in palio per iniziare la «remuntada» sull’Inter scappata a +7. Quello che il povero valore della rosa di Castori non dice, e nemmeno la classifica (2 punti in 5 gare), è che all’Olimpico arriverà una squadra in grado di mettere in difficoltà la Fiorentina e di fermare sullo 0-0 il Napoli reduce da due 5-0 consecutivi. La «manita» gli emiliani l’hanno subita dalla Samp, la stessa che ha dato un grosso dispiacere alla Roma mercoledì scorso. L’imperativo è rialzarsi, pur senza la spinta della Curva Sud che resterà a casa. Per farlo i giallorossi dovranno tradurre la creatività in gol e non concederne all’avversario. È questo l’aspetto che preoccupa di più Garcia, uno scudo umano per Dzeko e decisamente meno per gli altri: «Edin è un giocatore esperto, sa che un centravanti ha solo bisogno di fare il meglio e i gol torneranno. La squadra deve imparare a giocare con lui, e viceversa. Sono più concentrato per il fatto che bisogna evitare di prendere gol. Come lo chiediamo agli attaccanti, anche i difensori devono fare l’ultimo gesto giusto. Si può vincere anche 1-0».

L’Inter di Mancini insegna, dall’alto della classifica. Per provare ad avvicinarsi alla vetta, la Roma ha un solo risultato possibile contro il Carpi, che arriva alla fine di una settimana più complicata del previsto ma anche prima della trasferta europea col Bate Borisov: «Ci interessa solo vincere. Una settimana fa stavamo bene sul piano dei punti, ora no. Abbiamo giocato molto meglio contro la Samp rispetto al Frosinone, anche se lì abbiamo vinto. Ma se giochiamo bene, alla lunga abbiamo molte più chance di fare risultato»Non sono ammesse brutte figure: «È ovvio – ha constatato Garcia – che gli ultimi due risultati non sono buoni. Le critiche? Dobbiamo essere concentrati sul campo, è l’unica cosa che mi preoccupa. Il resto non mi tocca. Dobbiamo essere in grado di ripetere la partita fatta a Genova, ma con più efficienza in attacco. La classifica non è un problema, ma può diventarlo se si perde troppa strada all’inizio. Facciamo in modo di iniziare una striscia positiva».

Il tecnico francese giura che «ci sono degli schemi per i calci d’angolo, ma è il tiratore che deve leggere la situazione di volta in volta, poi i saltatori sanno cosa fare. Finché abbiamo queste opportunità dobbiamo sfruttarle, per il momento il rendimento è deludente, ma continueremo a lavorare». Anche le prestazioni di Nainggolan non sembrano averlo soddisfatto: «Sta tornando al 100%, lui ha bisogno di giocare sempre per stare bene. Per il giocatore che è può fare meglio e lo sa». Il messaggio è per uno, ma estendibile a tutti: serve dare il massimo anche contro un Carpi apparentemente innocuo.

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