IL MESSAGGERO L’Italia di Conte riparte da Florenzi terzino

Antonio Conte
Antonio Conte

Conte è sincero. «Sarà una trasferta complicata: inaugurano il nuovo stadio e ci saranno sessantamila spettatori. E con Prosinecki sono imbattuti nelle qualificazioni. Hanno pareggiato, senza prendere gol, contro le nostre rivali Norvegia e Croazia. Lo ricorderò in questi giorni ai giocatori, perché io voglio la promozione subito. Abbiamo due match ball, ma conto di sfruttare il primo, per non aspettare la gara di Roma contro la Norvegia». Dopo pranzo, la lunga videolezione del ct per studiare gli avversari. «All’andata facemmo un’ottima partita. Il gruppo è cresciuto, aumentando le conoscenze. Ho quaranta giocatori, chiamo chi sta meglio e metto in campo chi ha le caratteristiche giuste. Anche Jorginho può venire». «Florenzi non è il nostro tappabuchi». Il romanista si prende il suo spazio pure in Nazionale, premio per la disponibilità.

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