AS ROMA Canovi: “Il caso Radonjic? La Roma darà spiegazioni. Tra i mediatori pochissime persone serie”

Dario Canovi
Dario Canovi

Dario Canovi, avvocato e noto procuratore sportivo, ha parlato del ruolo dei mediatori di mercato nel mondo del calcio. Queste figure, infatti, sono in grado di far lievitare i costi dei trasferimenti dei giocatori, o far addirittura acquistare giocatori mediocri per arrivare a giocatori più importanti. Di seguito le parole di Canovi:

Sono cambiate delle regole? E’ cambiata la figura del procuratore? Cosa andrebbe cambiato?

“I procuratori non esistono più, è stato abolito l’albo degli agenti e costruito quello dei mediatori. Basta versare una quota di 500 euro. Si stanno verificando cose incredibili, per un giocatore che valeva 300mila euro è stata depositata una procura da 4 milioni di euro. Secondo la Figc e Blatter abolire gli agenti serviva a moralizzare il calcio. Con queste norme e con queste regole potete immaginare cosa sta già succedendo. Quello che abbiamo letto ieri sono cose di secondaria importanza. Bisognerebbe capire bene il fatto, perché Radonjic valga tanto, perché sono state pagate commissioni così alte. E’ anche vero che spesso queste operazioni servono ad indurre un procuratore. Io a queste commissioni non ci sono mai arrivato, mi sento tanto imbecille… Qualche volta per convincere un agente a dirottare un giocatore importante verso una squadra si usano anche questi sistemi, si prende anche un altro giocatore meno importante pagando una commissione importante”.

Radonjic ha giocato solo 184′ con la Roma Primavera, solo 1 gol. Il cartellino è costato 1 milione di euro, le commissioni più del triplo, ben 3,1. Come è possibile che un ragazzino del ’96, di cui non se ne ha più traccia, valga così tanto? Si tratta dello stesso procuratore di Ljajic. Tra Ljajic e Radonjic ci sono quasi 5 milioni di euro di commissioni…

“Probabilmente un’operazione copriva l’altra, io questo posso pensare. Sono spiegazioni che è difficile dare se non si conosce la situazione da dentro, l’unico che può darle è Sabatini”.

Ma gli azionisti non ne chiedono conto?

Forse agli azionisti è stato spiegato il perché, cosa che non viene detto al pubblico. Vi racconto un aneddoto: un procuratore noto è stato chiamato per un terzino francese, che costava la cifra 8 milioni di euro. Questo procuratore quando si è seduto davanti all’Atletico Madrid ha chiesto 1 milione e mezzo per il giocatore annui, 4 di commissioni e il 20% su una futura vendita. Il club non aderì alla richiesta, ma non fece nessun esposto per denunciare l’accaduto. In uno stesso momento posso essere il mandatario di entrambe le società e del giocatore, posso essere pagato dalle tre parti dell’affare, questo è assurdo. Si è parlato di moralizzazione. Vedremo cose ben più clamorose di questa. Commissioni per giocatori inesistenti o quasi che ammontano a milioni di euro. So di una commissione di 4 milioni di euro per un giocatore che ne vale 200mila”.

Ma le società sono complici o sono vittime? Se io carico una commissione su un giocatore che vale meno rispetto ad un altro, questo permette alle società di gestire il bilancio secondo regole imposte. Se si incentiva questa cosa tutto il discorso che si fa sul FairPlay finanziario viene meno…

L’Uefa può intervenire sull’ammontare globale, non sull’operazione singola. Questo significa poco, il problema è ben più serio. Molte società non sono vittime ma sono complici di questi pseudo-procuratori, alcuni dei quali finiscono in galera, come è successo recentemente in un paese slavo. Quando si parla di finanza globale si ha un controllo molto labile, flebile, non adeguato alle operazioni che fanno. Diventa difficile sapere che fine fanno questi soldi. Bisogna vedere i club con quanti procuratori fanno affari, se li fanno sempre con gli stessi bisogna prestare più attenzione”.

Non credi che dopo il polverone Radonjic la Roma debba delle spiegazioni?

“Io penso che le darà, è troppo evidente la cosa per non dare delle spiegazioni. Ci saranno spiegazioni valide, gli stessi azionisti chiederanno notizie. Se la Roma dicesse che è stato sopravvalutato, non sarebbe la prima volta che una società dà questa spiegazione. Certamente una commissione di 3,1 milioni a 18 anni non è solita”.

C’è un mercato che inserisce in operazioni altri calciatori, bene o male si va anche a compromettere la selezione meritoria…

“Con certi procuratori questo può succedere eccome. Come in tutte le professioni ci sono le persone serie e meno serie. Nella categoria degli ex agenti Fifa già ce n’erano poche di persone serie, adesso con questo nuovo elenco credo che la percentuale sia ancor più diminuita. Basta dichiarare di essere una persona per bene, avere il mandato e versare 500 euro alla Fifa per essere iscritti. Prima c’era un controllo. A me risulta che ci sia persino iscritta una cameriera sudamericana che abbia depositato un mandato con una cifra esorbitante per un giocatore qualsiasi, non credo che calcherà mai campi importanti. La federazione italiana non ha fatto nulla. La cameriera andrà a percepire una cifra molto importante per un giocatore molto modesto. Ma alla federazione non si rizzano le orecchie? La cosa che mi preoccupa di più è che ci sia qualcosa di grave e serio. Ci sono state 1300 pagine del procuratore di Catanzaro sul calcioscommesse, altre su Calciopoli, altre ancora sul Catania, che per me doveva essere rimandato in terza categoria. La malavita organizzata entrerà in questo mondo in una maniera ancora più evidente, anche con le procure, con i mandati. Può avvenire di tutto, chiunque può essere iscritto a questo albo. Non c’è più nessun esame, nessun controllo. Tutti possono iscriversi, basta fare una dichiarazioni. Questa cosa l’ha voluta il bravo Blatter. Io avrei impiegato un sistema e un modo per far sì che questa categoria sia la più controllata, solo così si può provare che non succedano certe cose”.

Fonte: retesport.it

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