Sciacalli sul web: la bufala degli audiomessaggi su attentati a Roma (AUDIO)

Lepanto
Lepanto

“La mamma di Anastasia mi ha detto…”. In questi giorni di allerta terrorismo e finti allarme bomba capita di imbattersi in bufale di dimensioni macroscopiche. Bufale che, aiutate dal clima di terrore, alimentano una psicosi generalizzata. E’ quanto successo nella giornata di ieri. In mattinata l’allarme bomba, poi rivelatosi finto, alla metro Lepanto. Di condivisione in condivisione, di bacheca in bacheca, di whatsapp in whatsapp, la notizia ha fatto il giro tra tanti romani.

Qualcuno però si è divertito ad alimentare la paura. Lo ha fatto dicendo che la bomba in realtà era vera e che “non ci stanno dicendo tutta la verità”. Ovviamente, come abbiamo riportato anche noi, nel sacchetto c’era soltanto un pezzo di narghilè. Di bomba neanche l’ombra e da parte della polizia c’è stata la massima attenzione nel verificare che dietro al ritrovamento non vi fosse qualche messaggio in codice. Tutto falso, tutto certificato, nessun messaggio nascosto. Solo un’attenzione altissima che spinge a verificare anche la minima segnalazione.

Eppure qualcuno ha continuato a divertirsi e ai messaggi sulle bacheche twitter si sono aggiunti degli audiomessaggi che in altri momenti sarebbero stati derubricati come comici, ma che in periodi come questi hanno suggestionato e non poco tanti romani che hanno iniziato a condividerli e a diffonderli. E ancora oggi, a 24 ore di distanza, gli smartphone vengono raggiunti da audio che sfiorano il ridicolo.

Il più assurdo è quello di una mamma che telefona ad una figlia, Bea. “La mamma di Anastasia che lavora al ministero degli Interni mi ha detto che la situazione è più grave di quello che sembra”, dice una signora non meglio identificata. “Questi vogliono colpire i giovani. Mi raccomando Bea non frequentare questi posti. La mamma di Anastasia sta chiamando tutti. Diffondete perché bisogna restare in casa”.

Molti hanno compreso la bufala, molti altri invece impauriti stanno facendo girare il messaggio. La polizia Postale, in questi giorni come le altre forze di polizia in allerta massima, ha avviato le indagini per risalire agli autori dello scherzo di pessimo gusto. Uno scherzo che potrebbe portare all’incriminazione per Procurato allarme.

ASCOLTA L’AUDIO:


Lepanto: l’audio su Whatsapp della mamma di… di next-quotidiano 

Fonte: romatoday.it

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