IL MESSAGGERO Roma, perché non impari dagli errori?

Garcia
Garcia

A Trigoria il tempo dell’ironia è finito. Per alcuni dipendenti, che dopo il derby si divertivano a twittare la frase «la coperta è corta», e anche per Sabatini. Appena 20 giorni fa (11 novembre) il ds si era scagliato tra il divertito e il piccato verso chi gli faceva notare come la rosa della Roma fosse incompleta: «Ancora con questa storia della coperta corta? Basta, fatela finita!». Aveva poi ricordato ai critici l’«incommensurabilità» di Maicon, l’«affidabilità» di Torosidis, rimarcando come Florenzi fosse «meglio di Dani Alves. Sono i media che hanno deciso che non può giocare terzino. Io e l’allenatore sì». Detto che la prima scelta di Garcia quando arrivò a Roma fu quella di alzare il centrocampista nel tridente offensivo, l’epitaffio alle sue convinzioni sono arrivate domenica. Prima in campo e poi fuori: «Digne e Florenzi sono ali, non terzini. Proprio per questo avevamo preparato la gara con i tagli di Moralez e Gomez». Firmato Edy Reja.

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