GAZZETTA DELLO SPORT Cercasi personalità, Garcia chiede aiuto a De Rossi

De Rossi
De Rossi

Era 10 maggio 2003: Daniele De Rossi, alla prima da titolare, si regalò all’Olimpico il primo gol in Serie A contro il Torino. Tolto quel bolide da 30 metri, non ha più segnato ai granata. Li ha affrontati spesso, 12 volte tra campionato e Coppa Italia ma, a parte il rigore procurato per Florenzi della stagione scorsa, non ha più lasciato traccia. Oggi ci riprova, fascia al braccio e carisma del leader. In una Roma che ha un disperato bisogno di personalità, De Rossi è ancora più prezioso del solito. Anche ieri ha incassato la stima di Garcia, che ha citato lui e Totti – scrive la Gazzetta dello Sport – in riferimento all’intervista di Burdisso: «Senza cultura del lavoro è complicato arrivare due anni di seguito secondi in Serie A. Noi abbiamo grandi campioni e grandi uomini come Totti e De Rossi, non si è campioni del mondo a caso. La leadership c’è nella rosa e nello spogliatoio». Il tecnico oggi si affiderà agli uomini di sua fiducia e a De Rossi verranno chiesti gli straordinari: titolare oggi, mercoledì contro il Bate e domenica a Napoli.

Un momento speciale per il centrocampista giallorosso, che quest’anno aveva ritrovato il rendimento, anche in zona gol, dei tempi migliori, prima di essere fermato dall’ematoma alla coscia. Nelle prossime settimane convolerà a nozze con Sarah Felberbaum, la compagna che gli è accanto da più di quattro anni, la mamma della sua seconda bambina, Olivia. Riuscisse a vincere anche un trofeo con la Roma, 8 anni dopo, inizierebbe il suo ultimo anno di contratto nel migliore dei modi. Il tutto in attesa di sedersi a tavolino con Pallotta per discutere del futuro: anche lui, come Totti, parlerà direttamente col presidente e non potrebbe essere diversamente.

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