IL MESSAGGERO Pallotta vede i dirigenti ma non ancora il tecnico

Pallotta e Baldissoni
Pallotta e Baldissoni

(S. Carina) – Atteso per effettuare «una revisione completa dell’attività della Roma dentro e fuori dal campo, compreso il nuovo stadio» (parole sabato di Baldissoni), ieriJames Pallotta ha trascorso la giornata nel centro di Roma. Non a Trigoria. Il presidente ha preferito rimanere nell’hotel a due passi da piazza del Popolo che utilizza come base fissa nei suoi viaggi italiani. E qui, come copione vuole, è iniziato il via-vai della dirigenza. Cena con il trioSabatini-Baldissoni-Zanzi di ritorno da Torino; pranzo ieri soltanto con il Ceo, bissato poi da una tardo pomeriggio più cena dove si sono aggiunti il dg (il ds, invece, assente, perché impegnato in colloqui di mercato) e Benedetta Navarra a rappresentare il Cda. Dopo sei mesi d’assenza, nel suo nuovo viaggio romano, Pallotta non viene meno a quell’impostazione del lavoro data al club, considerata prassi negli Stati Uniti, ma che fa tanto discutere in città. Più che il presidente, Jim è il proprietario della società e si comporta come tale, delegando ai dirigenti la gestione dell’assetto sportivo. Poi si confronta con loro per capire cosa va e non va. Lo farà anche con gli altri settori delclub (previsto in giornata incontro con Colette, nuovo responsabilemarketing).

CONVINZIONI AMERICANE – In queste ore – al netto delle dichiarazioni pubbliche – fatica a comprendere il malumore della piazza: dopo tutto la Roma è in corsa per lo scudetto e mercoledì potrebbe qualificarsi per gli ottavi di finale di Champions. Tradotto, e a meno di cataclismi, si va avanti con Garcia.È forse anche per questo modo di vedere le cose che ieri non ha avvertito l’esigenza di recarsi a Trigoria, dove ormai non mette più piede fisicamente dal 28 febbraio.Di conseguenza nessun incontro con la squadra,magari per provare a capire i motivi della frenata. Per quello, c’è la dirigenza a far da tramite. Che avverte però la necessità di una visita del presidente al gruppo. Probabile, quindi, che dietro sollecitazione il presidente possa incontrare i calciatori prima del match con il Bate Borisov. Il motivo principale del suo viaggio è legato a riprendere i discorsi legati al nuovo stadio. Il rendez-vous, annunciato e atteso con il Prefetto Gabrielli, rimane un auspicio. Al momento per le istituzioni non è in agenda. Possibile incontro di cortesia con Tronca. Nei prossimi giorni Pallotta dovrebbe presentare in Campidoglio il dossier definitivo per chiudere la conferenza dei servizi del comune di Roma (in quest’ottica è in arrivo anche Pannes).E le urgenze della squadra? Lui continua a non avvertirle come tali. E il mercato di gennaio? Bisognerà attendere la gara di mercoledì. Come per capire se parlerà. Dal club pressano (giovedì o venerdì) perché lo faccia. Ma l’ultima parola spetta a Jim. Che ameno di ripensamenti ripartirà sabato. Domenica si gioca Napoli-Roma.

Impostazioni privacy