REPUBBLICA I duri giorni romani di Pallotta

il brindisi di Pallotta
il brindisi di Pallotta

Dicono abbia seguito gli ultimi istanti di Roma-Bate sulle scalette della tribuna autorità, come a risparmiarsi lo scempio dei fischi di tutto lo stadio ai calciatori. Un paio di giorni ancora, poi James Pallotta ripartirà per gli States, avvilito come mai prima d’oggi. La qualificazione agli ottavi dolce come un bicchiere di arsenico, il progetto stadio limpido come una chimera, la crisi cronica di rigetto dell’ambiente capitolino, pronto a vomitare rabbia e delusione di fronte a qualsivoglia iniziativa sua e della società, persino quelle benefiche. Mr President era arrivato in Italia per sottoporre a una sorta di check-up la sua Roma, convinto avesse un raffreddore di stagione curabile con poche mosse indovinate: ha scoperto invece un quadro clinico allarmante.

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