IL MESSAGGERO Roma, Natale di lavoro

Sabatini
Sabatini

(S. Carina) Quando si parla di rivoluzione a gennaio, a Trigoria frenano. I motivi sono molteplici. In primis perché dando un’occhiata al calendario, se non ci sarà l’exploit nel doppio confronto contro il Real Madrid, la Roma sino alla fine della stagione disputerà 23 partite. Lo farà, diluendole in poco meno di 5 mesi mentre sinora ne ha disputate una in più (24) in 4. Con i rientri di Totti e Strootman e il ritorno a pieno regime di Keita, c’è la convinzione nella dirigenza che la rosa attuale sia più che sufficiente per affrontare il resto della stagione. Innesti verranno effettuati ma sarà difficile replicare un’operazione alla Nainggolan, tanto per intenderci. E questo è dovuto anche alla precaria condizione nella quale versa Garcia. Il tecnico francese, a meno di improvvisi out-out provenienti dagli Usa (ieri a Trigoria c’è stata una conference call con Boston, ma non era presente Sabatini: si è parlato di stadio), rimarrà in sella ma con la spada di Damocle di essere sotto esame ad ogni gara, a partire da quella di Verona contro il Chievo. Difficile quindi che un traghettatore di se stesso (Spalletti, il più papabile alla sostituzione, ieri è stato accostato in modo sospetto al Bejing Gouan, pronto a ricoprirlo d’oro: 6 milioni a stagione) possa essere accontentato su eventuali richieste. Il mercato lo continuerà a fare (come del resto ha sempre fatto, per ammissione del diretto interessato) Sabatini.

INTERCAMBIABILI – L’identikit ideale è quello di elementi che sappiano ricoprire più ruoli. Kolasinac (bosniaco con passaporto comunitario) è uno di questi. Un jolly prezioso (può all’occorrenza giocare anche interno in mediana) che in questa stagione nello Schalke 04 sta trovando poco spazio. Nella squadra tedesca gli viene preferito Aogo, un altro calciatore che piace molto al ds giallorosso, già dai tempi dell’Amburgo. L’agente ha aperto al trasferimento: tocca convincere il club tedesco. Chi invece a Roma si trasferirebbe immediatamente è Arbeloa. Negli ultimi giorni imedia spagnoli hanno rilanciato un interesse della Roma (e del Napoli), dopo che il calciatore si èpresentato in forte ritardo alla cena di Natale del club, perché impegnato ad assistere all’anteprima spagnola dell’ultimo film della saga di Guerre Stellari. Considerando che ha il contratto in scadenza nel prossimo giugno, arriverebbe a costi esigui, pressoché a parametro zero. Un’operazione stile-Cole, sperando in un esito diverso. L’inglese è vicino ad accordarsi con i Los Angeles Galaxy.

IL FUTURO – Ma Sabatini ha già lo sguardo proiettato verso il futuro. In quest’ottica, la Roma sta seguendo Batshuayi (classe ’93), attaccante belga dell’Olympique Marsiglia, osservato più volte anche da alcuni emissari della Juventus. Piace anche a diversi club della Premier. Il procuratore, Meissa N’diaye, è lo stesso di Vainqueur. Se per Gerson, atteso a Roma domenica, bisognerà trovare un punto d’incontro con il papà del ragazzo sull’eventuale prestito al Frosinone, per Alisson fa fede la parola del ragazzo che da tempo ha trovato l’accordo con Sabatini e rifiuta qualsiasi altra destinazione. Il fondo Doyen che aveva trovato un accordo con l’Internacional ed era poi pronto a cedere il portiere alla Juventus, sembra aver fatto un passo indietro. Nel suo caso, lo scenario possibile è sei mesi ancora all’Internacional (che nega l’intesa con Trigoria: ballano 2 milioni), disputare le Olimpiadi in casa con il Brasile e poi l’approdo alla Roma. Un tentativo per il riscatto di Szczesny verrà comunque effettuato:non ora ma a febbraio. Discorso simile per Digne:se il Psg non scende dalla valutazione di 20 milioni, il terzino a fine stagione tornerà in Francia.

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