IL TEMPO Totti non smette. Ora palla alla Roma

Totti
Totti

(A. Austini) – Non è un problema, tra i tanti che la Roma si trova a dover affrontare in questo momento. E nessuno vuole che lo diventi nei prossimi mesi.

La prima mossa, intanto, l’ha fatta Totti:nonostante l’età, i problemi fisici, un infortunio piuttosto rognoso e l’assenza dai campi per tre lunghissimi mesi come non gli era mai successo durante una stagione, ha deciso di non fermarsi. Il capitano si sente ancora un calciatore e vuole continuare ad esserlo, almeno per un altro anno, a dispetto delle 40 candeline che spegnerà il prossimo settembre e di un contratto (da giocatore) in scadenza a giugno. Ha comunicato la sua scelta a Pallotta durante la chiacchierata vis-a-vis dell’11 dicembre e a breve si aspetta di poter discutere in concreto il rinnovo con i dirigenti e lo stesso presidente.

E la Roma che dice? Non dice, presa da altre questioni più urgenti – vedi la conferma di Garcia e il mercato di gennaio – rinviando ogni discorso a tempo debito. Intanto la società aspetta Totti in campo, già alla ripresa il 6 gennaio sul campo del Chievo. Un primo passo in cui il numero 10 giallorosso dovrà dimostrare a se stesso, all’allenatore e al club di poter dare ancora un contributo importante. Ha rinunciato a viaggi esotici per le vacanze di Natale, preferendo allenarsi e curarsi tra Trigoria e casa, come ha fatto anche ieri in palestra. Complice la squalifica per due giornate di Dzeko, spera che le sedute in gruppo da domani in poi gli permettano di mettersi a disposizione per giocare dall’inizio a Verona, consapevole che non può avere i 90 minuti nelle gambe.

Pensieri da giocatore «vivo», insomma, che corrispondono alle parole pronunciate nell’ultima uscita pubblica al Maurizio Costanzo Show. «A cosa fare da grande ci penserò tra 2-3 anni». Una dichiarazione passata quasi inosservata, che conteneva l’annuncio implicito: Totti non ha ancora intenzione di smettere. E ovviamente intende chiudere la carriera con l’unica maglia indossata nei suoi 23 anni di carriera.

Per esserne certo, però, dovrà attendere ancora un po’. La Roma intende entrare nel merito da primavera in poi, quando parecchie cose saranno più chiare, a cominciare dalle condizioni fisiche del capitano. Solo allora si potrà pensare a come impostare un contratto inevitabilmente particolare e, magari, legato alle presenze. Senza dimenticare l’aspetto legato al marketing.

L’input lo darà direttamente il presidente, che ha sempre dichiarato: «Fino a quando si sentirà di farlo, Francesco giocherà per la Roma e poi resterà a vita nel club». Il contratto da dirigente è già pronto con un ruolo da definire, ma non è ancora arrivato il momento di tirarlo fuori dal cassetto. PerchéTotti si è messo in testa di abbattere altri record, a cominciare dalla seconda parte di questa stagione.

Finora ha messo insieme la miseria di tre presenze, fermato durante la gara col Carpi da un infortunio alla stessa coscia infortunata piuttosto seriamente nel 2013. Anche stavolta ha scelto un recupero di tipo conservativo, senza prendere in considerazione l’ipotesi di operarsi per «fissare» il tendine come gli era stato suggerito dagli ex medici della Roma due anni fa. Un intervento lo avrebbe costretto a saltare tutto il campionato in corso, invece è riuscito a guarire seguendo un lungo protocollo tra palestra, piscina e campo. Prima della sosta è tornato gradualmente in gruppo, ora si sente pronto a dare una mano alla squadra in chiara crisi di gioco ed identità. Un nuovo inizio nella storia infinita di Totti.

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