Luciano Spalletti: “Si può mettere il buono in superficie”

Spalletti
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Ieri sera a Firenze è stato innaugurato il ristorante di Luciano Spalletti il nome del locale è un misto tra moda calcio e cibo Fashion Foodballer,tre cose a cui il tecnico toscano tiene molto,nel capoluogo toscano erano presenti anche due calciatori della Diego Perotti e Morgan De Sanctis. Spalletti durante l’evento ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport.

“Il ristorante? Sono un amico di quelli che hanno lavorato su quest’idea. Mi fa piacere, è un’idea nobile che rende onore al bello del calcio: il bello è molto dentro il calcio, bisogna riuscire a portarlo in superficie e noi si tenta di dare un contributo. Ci sarà un palchetto, aperto sul calcio internazionale”.

Ha reso di nuovo bella la Roma. C’è stata rivoluzione?
“Rivoluzione no, la cosa fondamentale è il materiale e la qualità che ci sono nella Roma. C’è un grande direttore sportivo, che ha saputo creare una buona squadra: purtroppo poi a volte si passano momenti in cui le cose non si riesce a farle trasparire, ma se non c’è qualità diventa difficile”.

Rimpianto per non essere stato chiamato prima?
“Si può mettere il buono in superficie, non pensiamo a queste cose qui perché non si sa mai. Ho avuto la complicità di tante persone per lavorare, e lo abbiamo fatto bene. Il lavoro è ancora lungo, siamo soltanto all’inizio e ci sono altre cose che dobbiamo conoscere: dobbiamo essere seri, professionali”.

Il derby le mancava? Quali i ricordi? Cosa significa?
“C’è una partita importante, per la nostra classifica, per i nostri tifosi, per la nostra città e il calcio tutto. I nostri avversari faranno come noi, si prepareranno benissimo: davanti a me ci sarà un allenatore tra quelli che stimo più di tutti. Pioli è bravo, lo dicono i calciatori che ha allenato. Speriamo sia una bella partita, che faccia divertire, che renda onore al valore di questi due club, e di questa città. Mi mancava il calcio italiano in generale: la nostra tattica, la nostra attenzione propositiva che portiamo dentro le partite è una cosa che ci catturano dall’estero. Io andando fuori mi sono accorto che c’è molta aspettativa da chi ha fatto la scuola di allenatori in Italia. Basti guardare cosa stanno facendo gli italiani all’estero…”

Invitato Totti?
“No, al momento no perché gli è nato il terzo figlio. E’ in un momento in cui deve rimanere a casa e lavorare con la famiglia, fare il suo lavoro da papà: altrimenti lo avrei invitato volentieri. Sono sicuro che in futuro verrà, io ho un bel rapporto con lui e vorrei averne anche in futuro. Poi ci sono momenti in cui si è presi dagli episodi, dalla tensione ma sono cose che succedono, passano e si dimenticano. Si va avanti”.

Conte al Chelsea: consigli?
“Bisogna fare attenzione alle culture, alle caratteristiche di quel calcio lì: Conte ci andrà preparatissimo, è uno molto curato nelle attenzioni. La prima qualità di un allenatore sia quella di farsi comprare i calciatori, sono loro a fare la differenza: penso abbia un presidente che un paio di calciatori glieli possa comprare. Per la nazionale ho sentito fare allusioni: sono convinto metterà ancora di più di qui all’Europeo, proprio per la decisione anticipata vorrà far vedere le sue qualità”.

Il tecnico giallorosso, in altre dichiarazioni raccolte da firenzeviola.it, afferma: “La mia stagione sta andando abbastanza bene e sono contento di quello che ho fatto quest’anno.”

Proseguire a Firenze?
“Sarebbe stata una bella cosa, ma mai dire mai in futuro.”

Il campionato della Fiorentina?
“Non mi aspettavo questi passi falsi, ma la stagione rimane positiva. Mancano otto partite e c’è ancora la possibilità. Mi piacerebbe giocare contro i viola da titolare”.

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