Lazio-Roma, Luciano Spalletti: “Lui è un passionale, uno che gli garba l’attrezzo”

Luciano Spalletti (getty images) AsRl
Luciano Spalletti (getty images) AsRl

NOTIZIE AS ROMA – Nella giornata di domani si affronteranno Lazio e Roma nel derby capitolino numero 164,il tecnico Luciano Spalletti ha risposto alle domande dei giornilisti presenti nella sala stampa di trigoria per la classica conferenza stampa pre gara.

Spalletti apre la conferenza stampa con il riepilogo della situazione relativa agli infortunati
Gli unici indisponibili sono Gyomber e Vainqueur, ha avuto un affaticamento mscolare. Tutti e due riprenderanno ad allenarsi nella prossima settimana

Emozione particolare tornare in panchina al derby?
“Si emozione legata a questa partita e a questa squadra. Lavorando in questa città ne rimani coinvolto, ma abbiamo anche altri obiettivi e dobbiamo essere bravi a gestire le nostre emozioni”.

Come arriva la squadra al derby e allo sprint finale?
“Noi ci arriviamo bene al derby, ma mi sarebbe piaciuto giocarlo ad armi pari. Avrei preferito che loro avrebbero avuto altri obiettivi a cui pensare. In questo momento il derby per loro è l’unica motivazione, noi ne abbiamo anche alte. Spero che i calciatori siano bravi a gestire tutte le cose”.

Su Sky stiamo facindo un sondaggio, Totti titolare?
“Se penso a un sondaggio, anche io lo farei giocare. Se gioca avrà sicuramente la fascia da capitano, ma non è l’unico sondaggio che si può fare. Caressa ha ragione da amante del calcio a dcio a dire che sarebbe bello veder giocare Totti in questa partita, ma da allenatore bisogna anche saper scindere le emozioni dallo sport e cercare di considerare anche altre cose. E’ una partita importante e dobbiamo fare un risultato importante per perseguire l’obiettivo Champions”.

Sono passati solo 14 mesi dall’ultima doppietta di Totti in un derby…
“Avevo già detto che su Totti non avrei più risposto. Quando si guarda o si analizza una partita si fanno due cose diverse. L’analisi si fa tenendo conto delle situazioni, che non tutti sanno vedere. Se si tratta di giocate, quelle Totti le farà sempre, il piede è sempre quello, ma sono altre le cose che vanno considerate. Chi le dice che nel match in cui ha fatto doppietta la squadra non ha preso due gol nel primo tempo perché un giocatore non riusciva nel migliore dei modi a coprire gli spazi o a dare il suo apporto in difesa?”.

Quindi Totti non può più gestire 90′?
“Ho fatto una partita contro la Primavera la settimana scorsa e ho dei numeri da considerare. Devo constatare delle situazioni. Dentro ai numeri che ho non c’è la grande giocata con la palla servita senza guardare l’avversario”.

Lui lo ha capito?
“Lui è un passionale, uno che gli garba l’attrezzo, quando si entra in campo e gli dici ‘Facciamo riscaldamento’ te la butta sotto l’incrocio. Ha forza, qualità passione. Vuole avere il contratto con l’attrezzo”.

Meno di 30 mila tifosi domani allo stadio…
“Mi dispiace quando leggo questi numeri. Avrei voluto sentir parlare per tutta la settimana di un progetto per riuscire a riempire l’Olimpico. Spesso, se non sempre. Mi adopererò per conoscere più cose su questa vicenda e chiederò a Gabrielli se è possibile conoscere meglio la situazione. Sicuramente mi dispiace. Per i nostri tifosi è un sacrificio enorme. Conosco i derby e la Curva Sud, e proprio perché conosco queste cose capisco il sacrificio che fanno a non andare allo stadio. Sento parlare di progetti per giugno, ma giugno è distante, dobbiamo trovare una soluzione prima, perché lo vogliamo tutti. Il derby fa battere le mani, ma fa battere anche i cuori, e quanto di cuori battano si sentono anche da Testaccio. Sentiremo il calore dei tifosi come se occupassero lo stadio Olimpico. Sappiamo quanti cuori battono per la Roma”.

La Lazio va bene contro le big…
“Noi tenteremo di fare la partita e di vincerla. Loro sono una buona squadra e hanno offerto buone prestazioni contro grandi squadre, perché sono una buona squadra. Hanno un grandissimo allenatore come Pioli, lo conosco bene ed è un professionista di qualità. Noi cercheremo di vincere perché vogliamo arrivare ad essere una squadra che vuole arrivare a confrontarsi con tutti con l’idea di poter sempre vincere la partita”.

Quanto sarebbe difficile tenere De Rossi in panchina al derby?
“Dal mio punto di vista sarebbe più facile di quello che può sembrare. Cerco di far giocare i migliori, come dice l’inno della Champions, e per aspirare alla Champions, perché noi vogliamo arrivare la, dobbiamo pensare sempre di giocare quella competizione. Noi come Roma dobbiamo stare stabilmente in quella posizione. Questo sarà l’obiettivo e il traguardo di sempre per noi che siamo della Roma. Daniele ha fatto dei buonissimi allenamento, compreso quello di ieri, quindi nulla è scontato. Daniele può giocare negli 11, ma bisogna considerare anche gli equilibri di squadra e quello che possono proporre altri giocatori come lui. De Rossi sa quale è il modo di pensare di un allenatore”.

Sei stato l’ultimo tecnico che ha vinto qualcosa con la Roma. Uno dei momenti più dolorosi della tua prima esperienza è stato il derby perso 4-2, in quel derby eravate i favoriti. Pensi che questa squadra è più forte di quella Roma a livello psicologico?
“Con i derby sono in parità, 20 persi e 20 vinti, anche se mi sarebbe piaciuto essere in vantaggio. Quella squadra li, condizionata dal nervosismo, entrarono in campo troppo contratti. Questa squadra ha consapevolezza nei propri mezzi e non credo che verranno commessi errori di nessun genere. In passato abbiamo avuto anche buoni risultati nei derby, derby che ci hanno dato una spinta enorme”.

Lei di Totti non parla…
“Io di giocatori come Totti ne voglio avere 15, e lavoro per averli. Forse voi ne volete avere soltanto uno. Visto che è la quarta domanda che mi fate su di lui, forse ci sono degli interessi”.

Non crede che sia il caso di spronare la società a prendere una decisione?
“Io ho il mio ruolo, non vado a interferire con delle prese di posizione diverse. Totti è una questione delicata e io non voglio essere infilato in questa vicenda. Io devo gestire la squadra e mantenere gli equilibri per ottenere dei risultati che per noi sono fondamentali. Per ottenere dei risultati devo convincere dei giocatori che sono forti come altri, e questo è necessario per ottenere risultati. Io gestisco la mia parte, è la mia e la gestisco io. Non voglio gestire aree di competenza non mie, non voglio andare a interferire”.

Rimane giusto calarsi i questa amosfera provinciale?
“Noi non sminuiamo la partita, ma noi abbiamo anche altre attenzioni. Vogliamo ambire a scontri di livello, dobbiamo andare in Europa. Il derby è un passaggio importantissimo, ma per noi non deve essere una ragione di vita”.

Sembra che la Roma non sia mai un punto di arrivo per un giocatore, non crede che questa cosa vada cambiata?
“I giocatori lo sanno. Non devono disperdere energie n questo senso, da qui alla fine della stagione. Poi chi vuole andar via va via, non ci sono problemi. Non lo sceglieremo qualcuno da mandare via, fa parte dei ruoli e delle posizioni. E’ giusto chi chi ha mire importanti giochi da calciatore importante e allo stesso tempo , quando si arriva in fondo, chi ha asperazioni diverse verrà accontentato per dove vuole andare. A calcio si è sempre giocato, a prescindere dagli elementi. Ovviamente se un calciatore è forte ha anche un costo di mercato, bisogna tenere in considerazione tutto per arrivare all’obiettivo comune, avere gente che lotta per arrivare ai risultati di cui abbiamo parlato in conferenza”.

Nainggolan ha detto che Juve e Napoli non sono più forti della Roma. Ha mai pensato di alzare l’asticella oltre il terzo posto?
“Devo capirlo. Se Nainggolan ha detto questo è evidente che si sia lasciato qualcosa dal punto di vista dell’attenzione, significa che deve pedalare di più”.

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