Vucinic: “A Roma tutti i giocatori ascoltano le radio, a Torino invece…”

Mirko Vucinic
Mirko Vucinic ©Getty Images

NOTIZIE AS ROMA DICHIARAZIONI VUCINIC – L’ex attaccante di Juventus e Roma, Mirko Vucinic, ha rilasciato un’intervista al quotidiano ‘La Repubblica’, nella quale affronta tanti temi, tra i quali anche quello dell’ambiente capitolino. Con Spalletti il montenegrino ha ottenuto due coppe Italia e una Supercoppa, mentre con i bianconeri tre scudetti.

Su quel Roma-Sampdoria del 2010
Dopo un grande primo tempo purtroppo abbiamo preso due gol e abbiamo perso. Ci fu un battibecco tra me e Perrotta all’intervallo, nemmeno ricordo per cosa, forse un passaggio. Ma ci siamo chiariti subito.

Differenza tra Torino e la capitale?
Ogni partita si ha un approccio diverso. Il fatto è che alla Juve, quando pareggi, è come sei avessi perso. Lo percepisci, pareggiare non basta. Poi vincere aiuta, ogni vittoria aiuta a ottenere quella successiva. Ti metti condizioni mentali favorevoli, ti senti più forte.

A Roma, secondo Sabatini, si vince e si perde allo stesso modo.
I tifosi a Roma sono così, basta che fai bene per due partite e ti portano alle stelle, ma poi appena fai una cosa male inizi a sentire che la squadra non c’è. E questo alla lunga ti logora.

Quindi è una questione ambientale, arriva davvero così forte il malumore della gente?
A Torino puoi andare tranquillamente per strada senza essere infastidito da nessuno: non ci sono le radio, o almeno non ce ne sono quante a Roma. La Juve è più forte fuori da Torino. C’è un’attenzione diversa. Non pensate che alla Juventus non ci sia pressione, anzi, c’è sempre. 

Ha parlato di radio, i calciatori le ascoltano e ne parlano?
Certo, le sentono. Che mettano pressione o meno, le sentono tutti: ricordo che a volte tra di noi si facevano delle battute, tipo: “ho sentito quello che ha detto questo”, “io ho sentito quell’altro, che dice il contrario.  Tutti quanti le ascoltavamo, anche soltanto mentre vai al campo: è inevitabile.

In uno spogliatoio come quello chi è l’uomo più “pesante”?
Buffon è un leader naturale, uomo-spogliatoio, uomo-amico, uomo-tutto. Ma anche alla Roma ce né uno: è Totti. Tutti pensano sia silenzioso, ma nei momenti di difficoltà è come Buffon: uno che si fa sentire, che parla, eccome.


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