Roma, altro che abbondanza: la coppia De Rossi-Nzonzi non ha alternative

Eusebio Di Francesco
Eusebio Di Francesco ©Getty Images

La partita contro l’Atalanta ha purtroppo confermato sul campo quello che qui su Asromalive.it avevamo sospettato fin dalle prime amichevoli. Il 4-3-3 con Pastore e/o Bryan Cristante schierati come interni di centrocampo è troppo sbilanciato e difficile da proporre soprattutto nelle partite contro le squadre di alta classifica. Di Francesco lo ha capito sulla sua pelle (con tanto di frattura a una mano) ed è riuscito a correre ai ripari tra il primo e il secondo tempo passando al 4-2-3-1 con l’inserimento di Nzonzi sulla mediana.

Modulo 4-2-3-1: poche alternative sulla mediana

Un modulo che ha funzionato bene, con il campione del mondo francese e il capitano che hanno subito mostrato una buona intesa e un’ottima interpretazione del modulo. Molto probabilmente il 4-2-3-1 verrà riproposto anche contro il Milan, però a questo punto un dubbio viene. Se si andrà a insistere su questo modulo, senza Strootman ceduto al Marsiglia, chi potrà sostituire De Rossi o Nzonzi in caso di assenza di uno dei due? Gli altri centrocampisti a disposizione non hanno le caratteristiche giuste per ricoprire questo ruolo. Lo poteva fare Strootman, lo poteva fare anche Gonalons, ma tutti e due sono stati ceduti. E così l’abbondanza di cui si parlava per centrocampo e attacco rischia di esserci solo con il modulo 4-3-3, con i problemi di equilibrio che Di Francesco dovrà in qualche modo risolvere. Anche perché rispetto all’anno scorso non c’è più Alisson a nascondere gli errori della difesa. Ancora è presto per giudicare Olsen, ma già dalle prime due partite si è capito che non può fare miracoli come il suo predecessore.

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