Roma, Monchi prepara il rinnovo di Pellegrini: via la clausola

Il calcio vive nell’eterno presente, nel senso che ogni giorno che passa cancella tutto quello che si era costruito in precedenza. Può essere uno svantaggio, ma in altre occasioni è un vantaggio. Prendete Lorenzo Pellegrini. Alla fine della partita contro il Bologna era tra i più bersagliati, anche dai tifosi, dopo l’ennesima prestazione deludente dell’avvio di stagione. L’infortunio di Pastore nel derby contro la Lazio gli ha cambiato la vita. Entra e segna il gol del vantaggio, gioca benissimo nel ruolo di trequartista e si ripete facendo ancora meglio in Champions League. Due partite straordinarie, e tutto il resto è già dimenticato.

Rinnovo

Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, l’avvio difficile gli aveva fatto venire qualche dubbio sulla scelta di restare nella sua amata Roma, anche quando, la scorsa estate, avrebbe potuto salutare tutti e andare via. Avrebbe potuto sceglierlo lui, grazie alla clausola rescissoria. Ma il centrocampista, uno dei pupilli anche di Roberto Mancini in nazionale, ha saputo respingere gli assalti della Juve (iniziati nel 2017), dell’Inter e del Milan, pronti a pagare la clausola rescissoria di trenta milioni di euro.

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Lorenzo Pellegrini ©Getty Images

I dettagli

Questi i dettagli dell’ultimo rinnovo, riportati dal Corriere dello Sport: “Un giocatore come Lorenzo oggi la Roma non può perderlo, ecco perchè i dirigenti hanno deciso di rivedere presto il contratto con il centrocampista, firmato all’inizio dell’estate 2017 per cinque anni, fino a giugno 2022. Un contratto nel quale è stata inserita una clausola rescissoria di trenta milioni, con pagamento biennale. Clausola che vale solo il mese di luglio, dal 1° al 31, fino al 2020, perchè già nell’anno successivo il giocatore entrerà nella stagione nella quale poi si libererà da svincolato. Una cifra inferiore al valore raggiunto da Pellegrini, cresciuto con le ultime prestazioni. Presto Monchi proporrà all’agente del calciatore di rivedere quel contratto. Per eliminare quella clausola (o aumentarla del doppio) e ritoccare l’ingaggio, che oggi è di 2,1 milioni a stagione”.

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