Roma-Real Madrid, Kolarov: “I tifosi di calcio capiscono poco, non devo promettere nulla”

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CONFERENZA STAMPA KOLAROV ROMA-REAL MADRID – Il giocatore giallorosso Aleksandar Kolarov, si è presentato in conferenza stampa insieme al tecnico Eusebio Di Francesco, per presentare la gara di domani sera dell’Olimpico contro il Real Madrid.

QUI LE PAROLE DI DI FRANCESCO

Le dichiarazioni del terzino

Cosa non deve fare la Roma di oggi rispetto a quella della gara di andata?
La squadra a Madrid non è stata all’altezza della Roma che gioca in Champions. Dobbiamo dimostrare dal primo minuto che il Real sono gli ospiti.

Come ti spieghi la differenza di prestazione tra campionato e Champions? Motivazione particolare o coincidenza?
Secondo me la Champions è una competizione particolare ma credo che sia una coincidenza. La squadra in campionato sta facendo un po’ di fatica ma alla fine dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo nei primi posti. La Champions è particolare, io parlo per me stesso, la affronto nella stessa maniera del campionato.

La partita senza De Rossi, Manolas e Pellegrini è ancora più complicata?
Si ma anche con loro tre è lo stesso complicata.

Come si trova la voglia di vincere?
Non mi è mai mancata. Nessuno gioca per perdere la partita. L’Udinese ha tirato in porta una volta e ha fatto gol. Ci girano così le partite. Siamo consapevoli che non stiamo attraversando un momento ottimo. Non sento queste difficoltà. Alla fine escono fuori gli uomini, e noi li abbiamo, se ne esce. Dobbiamo fare gol per vincere: Udinse, SPAL, Chievo, Bologna, anche con 8 giocatori dobbiamo vincere. Credo che il calcio sia questo. Da uomini dobbiamo vincere domani. Questa è la strada e il modo di pensare.

Sull’infortunio e sull’importanza della sfida di domani
Il piede va bene. Sappiamo quanto è importante vincere le partite contro le piccole. Mi auguro, spero, son convinto che da domani e in campionato faremo il nostro cammino, per la portata delle nostre qualità.

Ti cambia giocare in questo nuovo sistema di gioco?
Il sistema di gioco non cambia. Ho avuto questo problema, ma se vado in campo vuol dire che sono al 100%. Non mi cambia nulla il sistema di gioco: a 4 o a 3.

Una promessa ai tifosi?
Non devo promettere niente a nessuno. Ci sostengono in casa e in trasferta. Devo promettere solo a me stesso di fare il mio lavoro al massimo. Sono d’accordo col mister. Il tifoso deve essere consapevole che di calcio capisce poco, mettermi a parlare su come parla Djokovic non mi permetterei mai, specie di tattica. Qui si chiacchiera tanto, si spreca il fiato, alla fine non si dice nulla. Anche a me piace vedere il tennis o il basket, ma non ci capisco nulla.

(FINE)

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