Roma, gioia Ranieri: “Finalmente la giusta mentalità”

Ranieri @ Getty Images

Non è la prima vittoria, ma Ranieri stasera da quando è tornato alla Roma ha visto per la prima volta l’atteggiamento giusto in campo da parte dei suoi calciatori: “Questa è la mentalità che dovrebbe avere ogni squadra, devono aiutarsi l’uno con l’altro e questa sera l’hanno fatto contro un’ottima Sampdoria. Sapevamo come facevano girare velocemente la palla i nostri avversari, con uno o due tocchi. Era difficilissimo perché hanno giocatori di qualità. Devo dire, però, che i ragazzi hanno fatto un’ottima prestazione”.

Claudio Ranieri è visibilmente soddisfatto nelle interviste del post-partita. Ecco le sue parole riportate da “Asroma.com”:

La svolta vera c’è stata con l’ingresso di Dzeko accanto a Schick?

“Pellegrini stava facendo un’ottima partita a centrocampo, con la Sampdoria in ottima salute. All’ultimo, però, volevamo vincerla come lo volevano loro. Un punto non andava bene a nessuno dei due. Vedendo Schick in quelle condizioni lottare su ogni palla, mi è sembrato più normale lasciarlo in campo. Potevo anche mettere Zaniolo centrale, ma ho preferito lui perché stava lottando. E finalmente con Dzeko hanno fatto una buona coppia”.

De Rossi?

“Daniele è l’anima di questa squadra, è il capitano, l’uomo che si gasa e che gasa i suoi compagni. È un condottiero e io ho bisogno di leader e di gente che tiene alla maglia. Tutti lo stanno seguendo. Questo è importante per me, per Roma e per la Società”.


Che partita è stata quella di Kluivert? Lo aveva elogiato, ma anche oggi è stato sostituito.

“Parliamo di un ragazzo, che commette ancora degli errori ma fa sempre buone cose”.

Era importante venire a vincere o le bastava non perdere?

“La determinazione era quella di venire a vincere. Però conoscendo lo storico della Roma che si apre e prende gol impossibili in contropiede, come ci stava per capitare al 95’, avevo chiesto prima di tutto di stare compatti e di andare velocemente in verticale: salendo con i difensori esterni potevamo creare degli spazi utili da sfruttare”.

Contro un centrocampo a rombo ha stretto molto Kluivert e Zaniolo verso l’interno: è stata quella la mossa tattica?

“Mettendo Pellegrini a schermare il primo centrocampista basso stavamo sempre con uno in meno a centrocampo. A me piacciono gli esterni che quando prendiamo palla si alzano e quando la perdiamo vanno a chiudere. Preferisco che la palla vada sull’esterno. La Samp è brava a mettere la palla tra le linee e io devo fare un elogio ai miei esterni e ai miei centrocampisti centrali. Hanno corso tanto, hanno tamponato, si sono proposti. E poi un plauso va soprattutto ai nostri difensori”.

Zaniolo mostra una grande mentalità in entrambe le fasi di gioco?

“Sì, è bravo e io sono tranquillo quando la palla ce l’ha lui. Ha 19 anni e deve migliorare, ne ha ancora di cose da imparare. È umile, volenteroso e ascolta: questo è importante”.

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