Ranieri: “Fare il massimo per non avere rimpianti”. E su De Rossi…

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SASSUOLO-ROMA CONFERENZA STAMPA RANIERI – A due giorni dalla partita del Mapei Stadium, la penultima di campionato di questa stagione, il tecnico giallorosso ha parlato in conferenza stampa, per presentare la sfida e per commentare anche quanto accaduto nelle ultime ore con il benservito dato dalla società a Daniele De Rossi.

Le dichiarazioni

Una settimana come questa quale impatto ha sulla squadra?
Credo che quanto successo debba essere uno stimolo positivo, ormai i giocatori sono abituati a tutto. Potevano disturbare anche qualche tempo fa tutte le voci sull’allenatore del futuro, ma i ragazzi non hanno mollato. Io mi auguro che questo fatto sia un input a fare bene. Ci sono due partite da giocare, dobbiamo fare il massimo per non avere rimpianti.

Sono vere le sue frasi su Baldini e Pallotta che avrebbe chiamato “testa grigia” e “quello di Boston”?
Non mi sembra di aver utilizzato queste parole. Sicuramente quando i tifosi hanno chiesto spiegazioni sulla fine del rapporto tra De Rossi e la Roma, io ho detto che avevano deciso a Londra e in America. Decide il presidente e chi gli sta più vicino, ovvero chi sta in Inghilterra (Baldini, ndr).

Se la sente di rasserenare i tifosi sul futuro?
Io non conosco i progetti del futuro di Pallotta, perché sicuramente non ne hanno parlato con me, sapendo che io tra due partite me ne vado. Credo che in ogni società di calcio ci sono dei ricambi, per cui ci sta che alcuni punti di riferimento se ne vadano. Forse però a Daniele, essendo il capitano ed il simbolo, gli andava comunicato in altri termini, dando a lui il modo di pensare bene e questo non è stato fatto. È la legge del calcio: la società vuole cambiare qualcosa e lo fa. Come in alcune occasioni sono i calciatori a voler andar via, altre sono le società a scegliere allenatori, direttori sportivi, giocatori. Considerando però cosa rappresenta il capitano della Roma per i tifosi, con una considerazione più attenta si sarebbero fatte delle scelte diverse“.

Da dirigente cosa avrebbe fatto?
Io sono allenatore. Se mi fosse stato chiesto in quanto allenatore cosa fare con De Rossi, io avrei detto che lo voglio, perché so che giocatore e che uomo è, che capitano è. Daniele è un allenatore in campo, è l’uomo con il quale puoi parlare e lui ragiona con una mentalità collettiva, non pensando al suo ritorno personale. Questo è quello che vuole ogni allenatore.

Come viene vissuta la figura di Baldini e quanto incide sul lavoro quotidiano?
Nel mio lavoro quotidiano non incide. Non so che rapporti ha con il presidente, ma qua non incide. In generale non lo so, non conoscendo quello che fa.

Sulla situazione difficile
Quando ho accettato questo incarico, sapevo di trovare una squadra giù mentalmente, non fisicamente. Le mie forze sono state rivolte a cercare di farli credere in loro stessi, nel loro senso di appartenenza. È logico che tutto questo non aiuta il mio lavoro. Tutte le chiacchiere sull’allenatore possono aver inciso sul pareggio di Genova. Ho chiesto aiuto ai tifosi e loro hanno risposto, ci sono stati vicini e ci hanno aiutato a vincere alcune partite difficilissime, li devo soltanto ringraziare.

I tifosi chiedono a Totti di farsi indietro se ha poco potere, il tifoso Ranieri cosa direbbe a Totti?
Ogni persona intelligente sa che queste decisioni le deve prendere Francesco. Io non so che tipo di potere o quanto potere lui abbia. Io so che è stato lui a chiamarmi per tornare ad allenare, per cui è uno che decide. Poi c’è anche da considerare una crescita necessaria nel passaggio da calciatore a dirigente. Non so quanto lui sia felice del suo ruolo, queste sono cose da chiedere a lui.

Sul modulo contro il Sassuolo
Sto studiando il Sassuolo, è una squadra ben organizzata, mi sto facendo un’idea. Vediamo in questi ultimi due allenamenti, quale dei due schieramenti mi convince di più.

Cosa consiglierebbe a De Rossi per la prossima avventura?
Ha detto di voler continuare a giocare. Lui ha già una mentalità da allenatore, ha anche il padre allenatore in casa. Volevo fare un appello ai tifosi: l’ultima partita all’Olimpico deve essere una festa per Daniele, il tempo delle contestazioni ci sarà, ma bisogna dimostrare l’amore a Daniele.

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