Squalifica Petrachi, il diesse della Roma rischia per il caso Dzeko

Squalifica Petrachi, il dirigente della Roma è sotto indagine per avere trattato con Dzeko quando era ancora sotto contratto col Torino.

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Gianluca Petrachi @Getty Images

Ancora una brutta notizia in casa Roma. Dopo gli infortuni di Lorenzo Pellegrini che rischia fino a due mesi di stop, e quello di Mkhitaryan che ne avrà “solo” per tre settimane, ecco nuove nubi all’orizzonte.

Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Tempo”, il direttore sportivo della Roma Petrachi rischia una squalifica per avere iniziato a lavorare come direttore sportivo della Roma quando era ancora sotto contratto con il Torino. Questa è l’ipotesi dell’indagine aperta dalla Procura Federale su segnalazione della presidenza Figc.

Incredibile ma vero, il procedimento è nato dopo una dichiarazione resa dallo stesso Petrachi quando durante la presentazione alla stampa di Mkhitaryan dello scorso 10 settembre in diretta televisiva a Trigoria, parlando delle trattative per Dzeko, ha detto testualmente: “Quando la prima volta a maggio ho incontrato l’Inter ho posto il mio prezzo”.

La Procura ha chiesto alla Lega di Serie A i documenti per verificare le date dei tesseramenti di Petrachi con Torino e Roma e nei prossimi giorni convocherà il direttore sportivo per un chiarimento sulla sua dichiarazione incriminata e successivamente deciderà se incontrare anche il presidente del Torino Cairo o altri dirigenti coinvolti nella vicenda.

Petrachi – come scrive “Il Tempo” – potrebbe essere accusato di avere violato i principi di “lealtà, correttezza e probità” disciplinati dall’Articolo 1 bis del Codice di giustizia sportiva Figc, in relazione a quanto diposto all’Articolo 7 del regolamento dei direttori sportivi (divieto di concorrenza), in cui si vieta ai dirigenti di prestare attività per una società sportiva mentre si è ancora sotto contratto con un’altra. Petrachi rischierebbe una squalifica da qualche mese fino a un anno e durante il periodo di stop non potrebbe operare per conto della Roma sul mercato né essere ammesso durante le partite negli spogliatoi.

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