Euro 2020, oggi il rinvio? La serie A ha già pronte le date

Lo scudetto deve essere assegnato. Questo, in estrema sintesi, è quello che si è deciso nell’ultima assemblea della Lega Serie A. L’emergenza Coronavirus terrà fermo il campionato ancora a lungo, impossibile tornare a giocare dopo il 3 aprile, ma resta ferma la voglia di ripartire e di concludere il torneo.

Certo, tutto dipende dal rinvio di Euro 2020, ma ormai sembrano esserci poche soluzioni per l’Uefa, che sarà costretta a far giocare il torneo in un’altra data o l’anno prossimo. E così la serie A, ma anche tutti gli altri grandi campionati europei, potranno concludersi a cavallo tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate.

Voti Sassuolo Roma
Sassuolo-Roma (Getty Images)

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Le opzioni per la serie A

Delle bozze sulle date sono state già fatte, con la speranza che l’emergenza possa cessare. Si potrebbe tornare a giocare il 2 maggio, per concludere tutto il 28 giugno. Un tour di force, vero, ma chi direbbe no dopo tanta astinenza? Si punta a giocare tutte e dodici le partite rimanenti in calendario, con l’opzione playoff e playout destinata a essere solo l’estrema soluzione. Nel caso in cui invece si dovesse arrivare a giocare a luglio, ci sarebbe il problema dei contratti, quelli in scadenza al 30 giugno. In questo caso si dovrebbe cercare un accordo per una proroga contrattuale, fino al termine della stagione.

Tutti vogliono rinviare Euro 2020

Per far sì che tutti i campionati nazionali possano concludersi, c’è una sola da prendere, ovvero rinviare Euro 2020. Oggi toccherà all’Uefa esprimersi in merito. E il rinvio è più che probabile, anche perché purtroppo il virus continua a espandersi senza freni e non esiste una data sicura per la quale si potrebbe riprendere a giocare. Probabilmente – come scrive La Gazzetta dello Sport – si valuteranno più opzioni. Un rinvio alla fine di quest’anno, ad esempio, oppure più presumibilmente all’estate del 2021, lasciando il calendario invariato. Lo spostamento di questo grande appuntamento calcistico farà comunque perdere una somma vicina di trecento milioni di euro, una perdita alla quale tutti dovranno contribuire.

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