Veretout: “Roma ora è una città morta. Gioco in casa con le mie figlie”

Jordan Veretout
Jordan Veretout @Getty Images

NOTIZIE ROMA DICHIARAZIONI VERETOUT – Non sicuramente un periodo tranquillo per la popolazione mondiale, soprattutto quella italiana che sta vivendo giorni infernali a causa del Coronavirus. Il messaggio è quello di rimanere chiusi nelle proprie case e questo stanno facendo anche i giocatori della Roma, in attesa del rientro a Trigoria per riprendere gli allenamenti.

Coronavirus, le parole di Veretout

Il centrocampista francese Jordan Veretout ha rilasciato un’intervista al quotidiano ‘L’Equipe’. Roma, ora, è una città morta – afferma l’ex giocatore della Fiorentina -. Nel mio quartiere (Casal Palocco) c’è sempre rumore di fondo. Quando esco in giardino con le mie figlie, c’è una sensazione di vuoto, di niente, è un po’ spaventoso. La situazione è molto grave. Senza la mobilitazione di tutti non ne usciremo”.

Veretout dedica più tempo alle figlie

“Quando mia figlia mi ha chiesto se poteva uscire in giardino o se ci fosse la bestia, le ho risposto che c’è una piccola bestia nell’aria, ma poteva uscire a giocare in casa. Con le mie figlie realizziamo disegni, giochi da tavolo, abbiamo organizzato una caccia al tesoro. Balliamo e giochiamo a nascondino. Quando i giochi saranno finiti, le mie figlie mi taglieranno i capelli. In questo momento, anche loro sono in quarantena”, ha concluso il transalpino.

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