Sono giorni importanti per capire quale sarà il futuro della serie A. L’Uefa non ha dubbi a riguardo dei campionati nazionali, dovranno riprendere non appena sarà possibile e potranno terminare anche ad agosto. Ma ovviamente non può programmare nulla, almeno finchè non cesserà l’emergenza Coronavirus.
La ripartenza della serie A – come scrive Il Corriere dello Sport – potrebbe essere un assist importante per la ripresa della trattativa tra Pallotta e Friedkin per la cessione della Roma. Trattativa che ormai va avanti da mesi e che questa emergenza sanitaria ha fatto rallentare. Anche perché il Coronavirus non solo si sta portando via migliaia di vite umane, ma sta anche mettendo in ginocchio le aziende.
Nonostante questo Friedkin non ha intenzione di ritirarsi e dall’altro lato Pallotta invece ha confermato la volontà di vendere, pur impegnandosi a onorare tutti gli impresi societari, compreso l’aumento di capitale. L’attuale presidente della Roma, però, non vuole fare sconti.
Questa pandemia – come ha scritto il Cies nei giorni scorsi – provocherà una perdita di valore dei giocatori intorno al 28% e in generale potrebbe far perdere valore all’intero mondo serie A. La ripartenza della serie A però potrebbe dare un’accelerata alla trattativa tra Friedkin e Pallotta, anche se il passaggio di proprietà potrebbe avvenire solo in estate.
Calvo conferma: «Vogliamo ripartire»
Nel frattempo Francesco Calvo, COO (Chief Operating Officer) ha confermato la volontà della Roma di riprendere a giocare. «Fatta salva la priorità del paese, che è quella di uscire da questa situazione di emergenza, siamo anche consapevoli di quella che è l’importanza sociale che il calcio ha e quanto sia un elemento di svago per le persone. C’è la volontà di riprendere tutti e di portare alla conclusione i campionati. – ha detto attraverso i canali comunicativi del club – Il quando è al momento ancora una scommessa, perché a botte di decreti la situazione continua a cambiare molto velocemente. L’idea è giocare tutto il mese di giugno e di luglio. Poi magari si parte un pochino prima del mese di maggio o un filo dopo, ma c’è grande disponibilità dei giocatori e delle istituzioni a cercare di spostare la scadenza classica del 30 giugno»