Roma, Kluivert: «Strano che non ci si possa allenare a Trigoria»

La Roma è uno dei club che non ha mai nascosto la sua volontà rispetto alla ripresa o meno del campionato di serie A. I giallorossi vogliono giocare, vogliono cercare di agguantare il quarto posto e vogliono tornare al più presto alla normalità, pur consapevoli di vivere un momento storico molto difficile.

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L’emergenza Coronavirus in ogni caso non consentirà, probabilmente fino alla fine di questo 2020, di poter giocare nell’Olimpico pieno di tifosi, ai calciatori mancheranno i colori del tifo, i cori dagli spalti. Ma per la Roma, così per come altri club di serie A, c’è tanta voglia e anche la necessità, se vogliamo, di tornare sui campi di calcio.

Al momento però si vive una fase di stallo. I giocatori potranno allenarsi dal 4 maggio in modo individuale. Come? Non certo a Trigoria, ma magari in un parco o sulla strada. E proprio questo ha sorpreso un po’ gli stessi giocatori. Che sicuramente avrebbero preferito allenarsi, anche uno alla volta, in un centro sportivo moderno, attrezzato e chiuso all’esterno.

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Le parole di Kluivert e Pastore

La Gazzetta dello Sport sottolinea come tra i giocatori più sorpresi da questa decisione del governo ci siano Kluivert e Pastore. Proprio l’olandese ha detto: «Mi sembra decisamente strano che non ci si possa allenare a Trigoria. Non mi sembra ci sia molta differenza tra il rischio di correre individualmente in un parco con altra gente intorno a noi e il farlo nel centro sportivo con i soli compagni di squadra, anzi… Ma non spetta a noi decidere, attendiamo le scelte e ci faremo trovare pronti».

La Roma ha nel frattempo sconsigliato ai suoi giocatori di allenarsi in parchi o in strada per evitare infortuni e anche per evitare che possano esserci assembramenti di tifosi a caccia di un selfie o di un autografo.

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