Cessione Roma, la posizione di Pallotta

Cessione Roma è un argomento sempre più al centro della discussione tra i tifosi, specie dopo l’ultima offerta che Friedkin avrebbe fatto al presidente Pallotta.

Cessione Roma
Il presidente della Roma James Pallotta (Getty Images)


Non è un mistero che Dan Friedkin abbia intenzione di rilevare il club.
L’imprenditore americano aveva trovato alla fine dello scorso anno un accordo con l’attuale numero uno giallorosso Pallotta, ma il coronavirus ha ovviamente ribaltato tutto. E per ora le due parti non sono riuscite a trovare l’intesa.

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Cessione Roma, un accordo difficile

Come riporta Il Messaggero, James Pallotta si è preso una decina di giorni per valutare l’ultima offerta fatta da Friedkin, vale a dire 490 milioni di euro con un esborso tutto cash e senza alcuna condizione. Una somma che però potrebbe non bastare, come sottolinea il quotidiano romano, perché Pallotta riterrebbe insufficiente questa offerta.

Questo probabilmente perché la valutazione del club tornerebbe a lievitare nel momento in cui ci sarà il via libera per Tor di Valle e dunque per la costruzione dell’impianto di proprietà, progetto a lungo inseguito nel corso degli ultimi anni. Tuttavia lo stesso giornale sottolinea anche come in caso di mancata cessione, Pallotta dovrebbe versare altri 60 milioni di euro come aumento di capitale e soprattutto realizzare più di 100 milioni di plusvalenze. Per farlo sarebbe obbligato a cedere, di fatto, i migliori giocatori della rosa.

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