Informazione online, Web365 sale ancora: la classifica di giugno

Il network Web365 continua la sua scalata nella classifica di Comscore sui risultati dei siti web di informazione online.

La società di analisi del traffico web Comscore ha pubblicato la classifica dei 100 maggiori siti web di informazione in Italia anche per il mese di giugno. Se nei mesi del lockdown il numero di utenti complessivi era salito alle stelle per ovvi motivi, la situazione sta ora tornando alla normalità.

Come riporta PrimaOnline, nella top 10 dei siti più visitati ci sono sia quotidiani come il Fatto Quotidiano (sesto posto) che siti tematici come Giallo Zafferano. Web365, il network di cui fa parte anche AsRomalive.it, (Amoreaquattrozampe.it; Bloglive; Calciomercato.it; Calciomercatonews.it; Calciomercatoweb.it; Checucino.it; Chedonna.it; Chenews.it; Ck12.it; Direttagoal.it; inews.it; Interlive.it; Juvelive.it; Lalucedimaria.it; Leggilo.org; Livescore24.it; Meteoweek.com; Milanlive.it; Napolicalciolive.it; Newsnotizie.it; Ricettasprint.it; Serieanews.com; Seriebnews.com; Sologossip.it; Tuttomotoriweb.it; Universomamma.it; Viagginews.com; Yeslife.it e Youmovies.it gli altri siti del network) continua a crescere a differenza di molti dei siti in classifica. Il numero di utenti che hanno visitato le pagine dei siti legati alla società infatti è aumentato del 5%, cioè quasi un milione di visitatori in più.

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Web365, continua la crescita di visitatori

Ben 77 delle testate sulle 100 inserite in classifica hanno registrato un calo dei visitatori dovuto all’attenuarsi dell’emergenza sanitaria. Le visite – una volta terminata la fase di lockdown per la pandemia da coronavirus – si sono indirizzate dai siti specificatamente di news a quelli tematici dedicati a motori, viaggi, lifestyle e spettacolo. Solo due delle prime 10 testate in classifica mostrano una crescita dei visitatori. La prima è Web365, all’ottavo posto in classifica, con una crescita di un milione di visitatori in un mese. La seconda invece è Libero, che registra un incremento record del 101%.

Il salto in alto di Libero è però più che altro dovuto a un fatto tecnico, ovvero per via della mappatura delle pagine su siti di terze parti, che nelle classifiche precedenti non erano prese in considerazione. In questa classifica non compaiono – su richiesta degli editori – Open, Corriere della Sera e il gruppo editoriale GEDI di cui fa parte Repubblica.

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