Roma, Abraham racconta Mourinho: “Ecco cosa mi ha chiesto”

Tammy Abraham ha parlato in un’intervista del suo rapporto con José Mourinho e dei suoi primi mesi nel Campionato italiano. 

Il suo arrivo, durante l’estate, ha entusiasmato l’ambiente giallorosso. Tammy Abraham, 24 anni, quasi due metri di potenza e velocità, è riuscito subito a far innamorare una piazza difficile come quella di Roma. E, compito non semplice, a far dimenticare Edin Dzeko, protagonista di 6 stagioni nella Capitale. Tiago Pinto ha puntato con forza su di lui, decidendo di investire una cifra importante sul suo acquisto.

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Tammy Abraham e José Mourinho ©LaPresse

Lui ha sposato il progetto della Roma con entusiasmo. Convinto anche dall’opportunità di essere allenato da José Mourinho, uno dei migliori tecnici al mondo. E proprio il rapporto tra l’allenatore e il numero 9 giallorosso è uno dei temi che l’attaccante ha trattato in un’intervista rilasciata al britannico The Telegraph durante la sosta di campionato dovuta ai match di qualificazione ai prossimi mondiali.

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Roma, Abraham e il rapporto con Mourinho | “Ecco cosa mi ha insegnato”

Tammy ha parlato della nostra Serie A, un campionato che lo ha sorpreso: “Non mi aspettavo che potesse essere così difficile. I giocatori sono molto intelligenti e la difesa è importantissima per lo stile di gioco che c’è in Italia“, ha spiegato. Il numero 9 giallorosso ha poi sottolineato le differenze rispetto allo stile di gioco della Premier, dove “l‘abitudine è soltanto ad attaccare, attaccare, attaccare. Io ora devo imparare l’altra strada, come rompere le difese avversarie. Fa parte del processo di apprendimento”. Differenze che possono aiutarlo a raggiungere il proprio obiettivo: “Migliorare me stesso“.

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Tammy Abraham ©LaPresse

Poi, sul rapporto con l’allenatore, Abraham ha spiegato: “Cosa mi ha insegnato Mourinho in questi primi tre mesi? A essere un mostro“. L’attaccante ha rivelato che lo Special One gli ha chiesto di essere più aggressivo in campo: “Mi ha detto che devi mostrare aggressività quando diventi un attaccante adulto“. Infine, una battuta sul passaggio dalla Premier alla Serie A: “Non è mai facile trasferirsi e calarsi in un altro paese e in una nuova cultura“. Tammy, comunque, ha le idee chiare: “Sono partito per spiccare il volo“.

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