Genoa-Roma, è emergenza | Mourinho studia le soluzioni

Genoa-Roma, a tre giorni dalla complicata trasferta ligure sono ancora numerosi i dubbi per Mourinho. Questa la situazione.

Archiviata la terza sosta di questa stagione, la Roma è ora chiamata a invertire un trend a dir poco infelice e che ha permesso lei di raccogliere solo 6 punti sugli ultimi 18 messi a disposizione. La catalisi di questa rinascita dovrà partire domenica 21 novembre in quel di Genova.

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José Mourinho © LaPresse

La trasferta ligure non è mai stata delle più semplici in casa giallorossa. A ciò si aggiungano anche le complicanze che gli ospiti potrebbero trovare grazie al rinnovato entusiasmo dei rossoblù in seguito alla firma del nuovo mister, Andriy Schevchenko. L’ex Milan, dopo l’esperienza sulla panchina della Nazionale ucraina, ha detto di “SI” alla proposta di Preziosi, pronto a mettersi in gioco in un campionato di cui è vecchia e iconica conoscenza.

L’ex Milan è stato ingaggiato dopo l’infausta situazione del “Grifone” rimediata con Ballardini. Crisicito e colleghi hanno al momento solo 9 punti, di cui 3 ottenuti davanti al proprio pubblico e i rimanenti 6 lontano da casa. Se in Italia c’è dunque curiosità di vedere quanto possa essere efficace la cura della nuova guida tecnica, nella Capitale c’è altrettanta preoccupazione, soprattutto considerando la non facile situazione legata agli infortuni in casa Roma.

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Genoa-Roma, Mourinho studia le soluzioni

Roma
Nicolò Zaniolo e Lorenzo Pellegrini © LaPresse

Mourinho dovrà ben ponderare, dopo acute valutazioni, le scelte tecniche in vista del prossimo impegno. Molto dipenderà dagli eventuali recuperi cui spera di poter assistere nelle prossime 72 ore. Al momento, sembra difficile credere che Lorenzo Pellegrini possa essere del match. Dopo aver forzato la mano (o meglio, il ginocchio) in quel di Venezia, il numero 7 non si allena da quasi tre settimane e a Trigoria non sono intenzionati ad accelerare il suo rientro.

Da valutare anche le condizioni di Smalling, fermo da 50 giorni ma sempre più vicino ad una guarigione che nella Capitale si augurano poter essere definitiva. Le condizioni dello ex United saranno valutate di volta in volta, ben consapevoli che, seppur meno grave del previsto, l‘infortunio di Kumbulla in Nazionale impedisce all’albanese di poter essere al 100%.

Visti i presupposti, Mourinho ha adesso più strade percorribili. La prima porta alla riproposta della difesa a 3, che permetterebbe di schierare uno tra l’ex Hellas o il numero 6 insieme a Ibanez e Mancini. A quel punto la corsia mancina sarebbe ricoperta da El-Shaarawy e la casella centrale alle spalle di Shomurodov e Abraham da Nicolò Zaniolo.

L’uzbeko potrebbe però anche restare in panchina ed essere sfruttato a partita in corso contro la sua ex squadra. Ciò significherebbe tornare al vecchio e collaudato 4-2-3-1, dove verrebbe adattato Ibanez a sinistra e scelto sempre uno tra Kumbulla e Smalling per coadiuvare Mancini. In attacco, in questo caso, sarebbe riproposto lo stesso pacchetto visto nel derby dello scorso settembre. Con Mkhitaryan cioè al centro e i numeri 92 e 22 sulle corsie. Il tutto senza dimenticare dell’opportunità che, come descritto stamane sulle colonne de “Il Corriere dello Sport”, potrebbe riservarsi l’ex Tottenham. Quella ossia di sfruttare, in uno spezzone importante di gara, anche i più giovani quali Felix e Zalewski. Senza dimenticare di Bove, recente protagonista di una grande prestazione in Under 20, con la fascia al braccio e il 10 dietro le spalle.

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