Calciomercato Roma, il no al Genoa e quel bivio decisivo

Calciomercato Roma, nel calcio come nella vita ci sono dei momenti destinati a poter cambiare in modo definitivo il futuro.

I più romantici potrebbero ricordare la scelta di Totti di declinare le avances di Florentino Peres e di Berlusconi, che ha catalizzato poi una delle più belle storie d’amore nell’etere capitolino. Ci sono però tanti altri esempi, forse anche meno sdolcinati, che hanno interessato i giallorossi ma non solo.

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José Mourinho ©LaPresse

Da questo punto di vista, la gara con il Genoa di stasera potrebbe essere presa a titolo di esempio. La trasferta ligure, da sempre evocante anche infausti ricordi come la rimonta subita dalla squadra di Ranieri nel 2011, stasera potrebbe assumere un significato importante. La sfida con il “Grifone” sarà infatti fondamentale per poter provare a ripartire dopo le troppe battute di arresto recenti ma potrebbe evocare anche alcune situazioni di mercato del recente passato.

Basti pensare all’illusione abbattutasi sulla Capitale due anni fa, quando dalla Liguria iniziarono a giungere delle offerte per quelli che rappresentavano da tempo dei veri e propri pesi a Trigoria. Si pensi, quindi, ai rifiuti di Fazio e Juan Jesus ma anche, in un periodo poi non così lontano, anche a quello di Rick Karsdorp.

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Calciomercato Roma, la rinascita di Karsdorp dopo il rifiuto ai rossoblù

Calciomercato Roma
Rick Karsdorp ©LaPresse

L’olandese rischiò il trasferimento nell’estate del 2020, dopo non aver convinto la piazza giallorossa nei suoi primi anni italiani. Prima di fare rientro in prestito in Eredivisie, il fiammingo, arrivato e accolto con entusiasmo durante la parentesi Monchi, era stato tormentato dagli infortuni.

La sua riscoperta in patria, unitamente alla prassi successiva all’intervento al ginocchio, hanno però pian piano cambiato totalmente la sua situazione all’ombra del Colosseo. Qui, Rick, è diventato un titolare inamovibile, forte di una fiducia rinnovatagli da Mourinho ma conferitagli in primis da Fonseca. E stasera, a Marassi, non potrà non pensare, come spesso capita a tanti di noi, alle sliding doors della vita. A cosa cioè sarebbe cambiato se poco più di un anno fa avesse accettato i corteggiamenti del club di Preziosi e abbandonato la corsia destra della Roma, di sua competenza da più di un anno.

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