Roma-Spezia, Mourinho detta il mercato: “Ecco cosa mi serve” | Frecciata a Darboe

Roma-Spezia, la conferenza di José Mourinho: le parole dello Special One alla stampa prima della sfida contro i liguri.

Missione riscatto. La Roma che sfida all’Olimpico è consapevole del fatto che i bonus sono ormai terminati, e non si possono più tollerare passi falsi con le medio-piccole, per provare ad inseguire quel sogno chiamato Champions League.

Roma Spezia Mourinho conferenza
José Mourinho ©GettyImages

Nella conferenza stampa di presentazione alla sfida contro i liguri, José Mourinho ha toccato vari argomenti analizzando la gara che si potrà materializzare all’Olimpico tra poche ore. Ecco le parole dello Special One: “Di Thiago la gente pensa che io lo abbia conosciuto nella grande Inter del Triplete, ma l’ho conosciuto quando era ragazzino nel Barcellona, qualche volta mi mandavano in prima squadra in Primavera, ho tanti bei ricordi di lui, è uno dei miei, uno dei miei ex calciatori, guardo lui, Chivu, Stankovic, e a fine settimana sono un pò preoccupato di quello che ha fatto lui. Con Thiago è diverso perché siamo diversi. Borja e Abraham è vero che hanno giocato bene, sono un’opzione, anche Shomurodov può giocare, anche Felix, lì abbiamo delle opzioni, sono contento perché hanno fatto i loro goal e per un attaccante per l’opinione pubblica tornare al goal è importante anche per la stima.

Shomurodov è più di corsa, di profondità, di mobilità, di palla, Mayoral è più pericoloso fuori aria: un’opzione per Abraham, anche se per quest’ultimo non cambia tanto. Possiamo influenzare il suo gioco nella direzione delle sue necessità, ma per Tammy non cambia tanto. Veramente difficile: in questo momento non ci sono tante possibilità di giocare a 4, perché non abbiamo né Zaniolo, né Perez, né El Shaarawy. Non abbiamo tante soluzioni: per il sistema a tre per giocare nella posizione di Karsdorp e Vina non ci sono.”

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Roma-Spezia, Mourinho in conferenza stampa tra campo e mercato

Mourinho conferenza Calciomercato
José Mourinho ©GettyImages

Sugli acquisti di mercato: “Prima di tutti approfitto di lasciare chiaro una volta in più che non sono dispiaciuto per il nostro mercato estivo, perché è stato di reazione ai nostri problemi: non è che il club non mi hanno voluto dare il centrocampista, non abbiamo litigato perché io lo volevo, e la proprietà e il direttore non lo voleva. Il nostro è stato un mercato reattivo, mi dispiace perché voglio avere sempre la migliore rosa possibile, ma dall’inizio ho capito le difficoltà, se a gennaio è possibile fare qualcosa, è quello che vogliamo: ma quel qualcosa non è un investimento pazzesco, o simile ad un grande investimento, se possiamo fare qualcosa a gennaio sarà per dare equilibrio alla rosa. Siamo tutti sulla stessa linea, vediamo se possiamo fare qualcosa per questa seconda parte di stagione, che sarebbe più importante. Le priorità sono quelle in cui abbiamo limitazioni; se guardi alla nostra rosa ora ti spaventi un pò: non c’è Pellegrini, El Shaarawy, Spinazzola, ma in una situazione normale in cui sono fuori 2-3 la squadra è più o meno equilibrata ma anche 2-3 posizioni in cui bisogna migliorare. Cerchiamo di fare più punti possibili in queste partite. Felix è convocabile; a me piace la cultura tattica, avere una squadra adatta a giocare in modi diversi. Sono perfettamente aperto a fare il possibile per trovare il meglio: giocare a tre non mi dispiace per niente, le più forti giocano a tre, le meno forti a cinque, per niente mi dispiace. 

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Darboe Conferenza Mourinho Roma
Ebrima Darboe ©

Quello che mi dispiace è che per le emergenze invece di costruire andiamo in ogni settimana a saltare in funzione dell’emergenza che abbiamo. Mi piacerebbe avere un gruppo che non ha mai infortuni, cartellini, che puoi costruire. In questo momento saltiamo di modulo in modulo. Dipende dai profili che tu chiami seconde linee, se è gente con poca esperienza quello che si può fare e lavorare ed aspettare e lavorare su problemi di naif, che solo l’esperienza ti aiuta, e quando si parla di esperienza si parla di sbagliare. Noi in questo momento in panchina contro l’Inter avevamo 8 giocatori con meno di 21 anni, che giocava in Primavera: anche Bove giocava in Primavera, un campionato di livello molto basso, non è un campionato che prepara i giocatori, se si paragona il livello di questo campionato con Portogallo, Francia, Inghilterra, non c’è paragone. 

 

Sono giocatori che devono imparare: nel secondo goal a Sofia, il modo con cui Darboe si fa superare da quella palla non è mancanza di qualità, ma è naif, se quello è un uomo con meno qualità, ma con più esperienza, non perde mai quel duello. Preferirei guardare in panchina e guardare Vidal, Ranocchia ma è una realtà diversa e mi fa piacere lavorare con loro. Si può pagare in sofferenza: da 3-0 che si trasforma in 3-2: la cosa che voglio lasciare chiaro magari per la centesima volta è che magari mi piacerebbe lottare per altri obiettivi, ma sono molto contento di essere qui, in un progetto diverso rispetto a quello che ho avuto nelle altre esperienze della mia carriera. Sono qui con tutto quello che ho in questa sfida difficile.”

 

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