Serie A, rivoluzione Var: cambia tutto e addio polemiche

La Lega Serie A ha deciso di far partire la sperimentazione da ottobre. La decisione arriva dopo le polemiche successive a Juve-Salernitana

Il post partita di Juventus-Salernitana è stato infuocato dalle polemiche sul Var che ha annullato il gol di Milik, che avrebbe permesso ai bianconeri di vincere. Secondo il Video Assistant Refree, infatti, al momento del colpo di testa del polacco, Bonucci era in fuorigioco. La posizione del difensore ex Bari ha portato il direttore di gara ad annullare la rete dell’ex Marsiglia, che è stato anche espulso per l’esultanza. Un fatto che ha acceso le polemiche sia in campo che fuori. Prima del triplice fischio, infatti, sono stati sventolati almeno tre cartellini rossi dopo che gli animi si erano scaldati.

Serie A Var fuorigioco semi-automatico
L’arbitro Andrea Colombo al Var durante Atalanta-Cremonese ©LaPresse

Sui social sono scoppiate le polemiche a causa delle immagini diffuse dopo la fine della partita. Nei frame mostrati da Sky, infatti, si può notare come sul calcio d’angolo Antonio Candreva fosse molto basso e tenesse in gioco tutti. Sugli schermi del Var, però, queste inquadrature non sono mai state mostrate e quindi la squadra arbitrale ha sbagliato annullando la rete. I tifosi bianconeri hanno, poi, chiesto a gran voce la ripetizione della partita, ma il regolamento parla chiaro: non si può. Visto l’accaduto, la Lega Serie A ha deciso di correre ai ripari e di cambiare di nuovo le carte in tavola.

Serie A, cambia il Var: introdotto il fuorigioco semi-automatico

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Il tabellone dello Juventus Stadium mentre indica l’uso del Var ©LaPresse

Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, le polemiche di Juventus-Salernitana saranno le ultime. La Lega, infatti, ha intenzione di introdurre una nuova tecnologia con le telecamere ad hoc che sono già state sperimentate. Già da ottobre potrebbe partire la sperimentazione del fuorigioco semi-automatico, in grado di portare due obiettivi: stabilire la posizione dell’attaccante con grande precisione e farlo in pochissimo tempo. Ad oggi la media di tempo da aspettare per conoscere la posizione di un attaccante è di 70 secondi, mentre la Lega vuole arrivare a 25. Questo sarà possibile con delle telecamere che cattureranno l’azione a 50 fotogrammi al secondo, insieme a un pallone connesso che permetterà di stabilire quando è stato calciato. L’ok finale sarà, però, sempre umano.

Sulle ultime questioni, come quella dell’uniformità di giudizio, discuteranno Lorenzo Casini e Alberto Trentalange, numero 1 dell’Associazione Italiana Arbitri, in una riunione che potrebbe avvenire già in settimana.

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