Mourinho dopo Roma-Betis: quel giallo su Zaniolo e allarme Celik

Roma-Betis, si è conclusa con lo scacco degli uomini di Mourinho la gara di Europa League, a dir poco importante ai fini del piazzamento in cima al girone.

Difficilmente, ad oggi, i capitolini riusciranno ad arrivare primi, alla luce del gap acuito dagli spagnoli con la vittoria in extremis allo Stadio Olimpico. Non manca però il tempo per provare a recuperare, al netto della consapevolezza dell’innegabile difficoltà vissuta in campo continentale dai giallorossi, reduci già da due sconfitte su campo europeo. Dopo lo scacco con il Ludogrets, a tre partite di distanza dalla chiosa della fase a gironi, i capitolini sono nuovamente caduti e vantano attualmente solamente tre punti, frutto dell’imposizione sull’Helsinki a metà settembre.

Roma
José Mourinho ©LaPresse

In attesa di comprendere quelle che saranno le reazioni successive alla sconfitta, riportiamo di seguito le dichiarazioni di José Mourinho. Quest’ultimo sa bene della delicatezza del momento ma è al contempo ben consapevole della forza della propria squadra e di essere ancora in tempo per provare a recuperare. Testa, per ora, al campionato, in attesa della trasferta iberica di settimana prossima in vista della quale la Roma non potrà contare su Nicolò Zaniolo, espulso ingenuamente sul finire del secondo tempo e tra i peggiori in campo insieme a Leonardo Spinazzola.

Roma-Betis, le parole di Josè Mourinho dopo lo scacco contro Pellegrini

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José Mourinho ©LaPresse

Non sono d’accordo quando dici che abbiamo giocato bene. Loro tecnicamente sono stati più forti, nel possesso e nel giro palla hanno controllato la gara. Abbiamo avuto le occasioni più importanti mentre loro solo quella di Fekir sullo 0-0. Noi abbiamo avuto quelle di Zaniolo, Cristante e anche altre. Riconosco che hanno avuto maggiore qualità e anche se abbiamo cercato di vincere, devo dire che il pareggio era giusto“.

Sugli obiettivi: “Non dobbiamo pensare più a finire al primo posto, dobbiamo lottare per arrivare secondi mentre se scendiamo in Conference cercheremo di vincerla di nuovo ma non è questo il nostro obiettivo. L’ultima partita sarà poi decisiva. Il problema non è stata la difesa bassa ma il fatto che non siamo riusciti a pressare bene, abbiamo concesso un rigore in movimento sul loro primo gol. Nel secondo gol Matic esce altissimo mentre Spinazzola resta basso e dopo perde il duello, questo è quello che è successo. Non ho visto quello che ha fatto Zaniolo e non c’è nulla da dire anche se non ho ancora controllato“.

La chiosa su Pezzella e su Celik: “L’assistente è stato bravo in questa situazione ma Pezzella prima ha fatto un fallo e non è stato ammonito ma ciò non toglie che se Zaniolo ha fatto qualcosa deve pagare e deve migliorare. Su Celik dico che dobbiamo aspettare ma la sensazione non è positiva. Non sono scaramantico, non penso ad azioni di forze, ma veramente stiamo con infortuni traumatici, impossibili da controllare come questo con il compagno che lo calcia. Per esperienza penso che avremo notizie cattive“. Poi analizza la partita: “Loro dal punto di vista tecnico sono stati più bravi di noi. La contraddizione è che le grandi palle gol le abbiamo avute noi. Loro sono venuti qui per vincere, poi hanno pensato a un punto ma hanno vinto. Finire primi già non è più un obiettivo, lotteremo per essere secondi e se non saremo secondi lotteremo per essere terzi, perché in questo momento potremmo essere anche quarti. L’obiettivo a Siviglia è di prendere punti“.

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