Roma, 175 milioni e Friedkin in prima linea: trattativa avviata

Roma, ennesima presa di posizione dei Friedkin, bravi fin qui a distinguersi per concretezza e silenzio, a differenza di quanto troppe poche volte accaduto in passato.

I giallorossi hanno fin qui vissuto un buon inizio di campionato, macchiato certamente da un percorso in Europa League che, soprattutto dopo la vittoria in Conference League lo scorso 25 maggio, sembrava poter permettere di assistere ad un girone molto più facile per gli uomini di Mourinho. Eccezion fatta per l’imposizione sull’Helsinki, Pellegrini e colleghi non hanno infatti mai avuto ragione di Betis o Ludogorets e sono adesso attesi dall’ultima coppia di impegni decisivi per evitare la discesa nella cadetta (ma non poco nobile!) competizione.

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Dan e Ryan Friedkin ©LaPresse

Queste settimane sono destinate ad avere però un certo peso e spessore anche per questioni non propriamente o unicamente calcistiche. Certo, l’importanza della sfida con Ludogorets ed Helsinki è innegabile, così come ancora più importante risulta essere il prossimo impegno di campionato, soprattutto alla luce della sua funzione catalizzatrice di un corpo di gare che porterà la squadra alla pausa per il Mondiale in Qatar, in vista della quale nella Capitale si augurano di poter ottenere quanti più punti possibile.

Roma, Friedkin in prima linea e finanziamento da 175 milioni: le ultime su Bond e non solo

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Tiago Pinto e Ryan Friedkin ©LaPresse

Come dicevamo, anche questioni più lontane dal prato verde meritano di essere approfondite. Da tale punto di vista, avevamo già visto a inizio settimana come i Friedkin avessero preso una decisione forte quanto importante, al fine di affrontare con fermezza una situazione di certo non nuova e che hanno fronteggiato con la solita concretezza e altrettanto silenzio. Nei prossimi giorni sarà infatti eseguito il Bond da 275 milioni di euro emesso nel 2019 e anticipando così i pagamenti verso gli investitori istituzionali che avevano aderito all’offerta tre anni fa.

A ciò si aggiunga anche quanto raccontato dalla nota agenzia di stampa di New York, Bloomberg. Come riferito da quest’ultima, infatti, la Roma starebbe raccogliendo finanziamenti da altri investitori privati al fine di ripagare il debito pubblico personale. I due texani avrebbero già avviato trattative con alcuni investitori per vendere le obbligazioni ai privati, raccogliendo così fondi e cash che serviranno per rifinanziare “le banconote con rating spazzatura del club due anni prima della loro scadenza”.

La discussione sta attualmente vertendo una dimensione di finanziamento con privati pari a circa 175 milioni di dollari, con la ricollocazione privata di questi bond e la possibile acquisizione (come sovente accade) degli stessi da compagnie assicurative, fondi pensione e gestori patrimoniali negli USA e nel nostro continente.

 

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