Roma, il club non ci sta: richiesta alla UEFA

Roma, il club non ci sta e si è mosso di conseguenza. Arriva la decisione dopo la presa di posizione molto discussa.

Dopo la sconfitta con il Napoli, i giallorossi hanno cercato di archiviare la triste caduta di domenica con la vittoria in quel di Helsinki, certamente non centralissima ai fini di una classifica europea che sarà determinata dalla partita contro il Ludogorets fra sei giorni ma che porta comunque fiducia e morale, oltre che a manifestare rispetto, come annunciato da Mourinho, nei confronti di una tifoseria che dopo i reiterati sold-out casalinghi, si è ieri unita alla squadra nell’ennesima lunga trasferta continentale.

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José Mourinho ©LaPresse

Il prossimo impegno sarà in quel di Verona lunedì prossimo, anticipatore di tre giorni di una partita contro la compagine bulgara che, contro ogni previsione, sarà in grado di sentenziare chi continuerà il proprio percorso in Europa League e chi, invece, scenderà in Conference League, previo superamento dei play-off.

Roma, depositato il ricorso alla Uefa per Zaniolo

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Nicolò Zaniolo ©LaPresse

In attesa di quella che sarà la reazione della squadra anche in Serie A, laddove urge una risposta immediata per recuperare immediatamente terreno e, soprattutto, acuire un percorso di aumento di fiducia ed entusiasmo che rischiava di lenirsi dopo il gol di Osimhen, giungono dei significativi aggiornamenti legati proprio alle competizioni continentali. Al netto dei discorsi di campo,  a fare un certo rumore nelle scorse settimane era stata la decisione Uefa di squalificare per tre turni Nicolò Zaniolo, in seguito al fallo commesso contro il Betis nei minuti finali della gara di andata.

La posizione Uefa era stata commentata dallo stesso Mou e da una squadra che ha ritenuto all’unisono esagerata la “punizione” inflitta al 22. Per quest’ultimo, come emerso in questi minuti, il club giallorosso ha però deciso di depositare ricorso. Ciò è da poco avvenuto, nella speranza di poter avere Nicolò a disposizione quantomeno nell’ultima partita del girone, per una questione di prestigio e importanza del giocatore ma anche, forse, di principio, alla luce di uno stop la cui durata sembra totalmente incoerente rispetto alla gravità del gesto compiuto.

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