Roma, più crac che flop: crocevia gennaio

Roma, la vittoria contro il Verona rilancia gli uomini di Mourinho in una classifica che ad oggi parla chiaro. Il percorso dei giallorossi è stato fin qui più che nobile.

A inizio anno non erano poche, né tantomeno basse, le aspettative generate da una campagna acquisti importante e da una stagione appena conclusasi con un trofeo continentale in bacheca. Se a ciò si aggiunge la presenza di un tecnico come Mourinho in panchina, si comprende bene come il racconto di una squadra destinata a lottare per i più nobili obiettivi è risultato coerente e in linea con le aspettative dei tifosi. Guardare ai nomi dei diversi nuovi arrivati porterebbe però ad osservare unicamente la punta di un iceberg ben più profondo e meritevole di approfondimenti.

Roma, gli stop non fermano Mourinho
José Mourinho ©LaPresse

Da un lato va infatti evidenziato come gli arrivi di Dybala e Wijnaldum, giusto per far qualche esempio, si siano inseriti in un percorso di crescita ben più importante e iniziato circa un anno prima, con decisioni ferme e intelligenti da parte dei Friedkin e una concretezza sul mercato targata Pinto e adepti posta come condizione fondamentale per generare la risalita di una realtà nobile ma reduce da diverse e reiterate delusioni.

Continuando a guardare la parte meno visibile dell’iceberg giallorosso, non devono sfuggire ulteriori e significativi aspetti che ci restituiscono un racconto della Roma forse leggermente diverso rispetto a quello delle ultime settimane. La vittoria di Verona, sintetizzabile nel sincero abbraccio tra Mourinho e Volpato a fine gara, ha collocato i capitolini in una posizione nobile di classifica, tra le fila di un’aristocrazia della Serie A cui i giallorossi sembravano certamente destinati ma presso la quale non sarà facilissimo rimanere, per qualsiasi compagine.

Roma, gli stop non fermano Mourinho: l’importanza di arrivare a gennaio

Roma, gli stop non fermano Mourinho
José Mourinho ©LaPresse

Particolare attenzione, su tale fronte, merita però il resoconto odierno de “La Gazzetta dello Sport”, evidenziante ulteriormente la grande crescita e il degnissimo percorso seguito dagli uomini di Mourinho fino a questo momento. Se è infatti vero che alcune delusioni hanno fatto male ai tifosi, è altrettanto giusto che gli alibi e le situazioni verificatesi rendono il quarto posto in campionato un risultato fin qui tangibile e tutt’altro che scontato.

Questo alla luce dell’infortunio dell’uomo più pagato della scorsa estate, Mehmet Celik, rientrante in un corpus di stop che registra anche i nomi di Karsdorp, Matic, Zalewski e Ibanez (in entrambi i casi per motivi non gravi) e, soprattutto, quella coppia divenuta emblema del calciomercato di Pinto della scorsa estate, Dybala-Wijnaldum. L’olandese non è mai stato a disposizione di Mou, così come Paulo sembra essersi fermato proprio nel momento più importante di questa parentesi.

Fattori da non sottovalutare e che, di fatto, giustificano anche le stesse difficoltà palesate in alcuni momenti dalla Roma. Che al momento è però lì, desiderosa di mantenere un posto ad altezze importanti, pur consapevole delle tante difficoltà vissute. Proprio come un iceberg, fin qui solido e mai scioltosi grazie anche e soprattutto al signor José.

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