TV PLAY | Cori antisemiti in Roma-Lazio e pena esemplare: “Ecco cosa rischiano”

Cori antisemiti in Roma-Lazio e annuncio in diretta. “Ecco chi deciderà cosa rischiano”, tutti gli aggiornamenti sullo spiacevole accaduto.

In queste settimane abbiamo assistito ad una fase non proprio felice per la compagine di Mourinho. Al netto di una primissima parte di stagione abbastanza felice (a patto che si escludano le partite europee che non siano state contro l’Helsinki) è stata nel complesso abbastanza buona, eccezion fatta per il rotondo scacco c0n l’Udinese a inizio settembre e la sconfitta interna contro un’Atalanta cinica nello strappare tre punti a Pellegrini e compagni.

Roma-Lazio, cori antisemiti
José Mourinho ©LaPresse

Se si considera l’infortunio del da sempre assente Wijnaludm, così come anche lo stop beffardo di Paulo Dybala contro il Lecce, si comprende come le varianti da tenere in considerazione per abbozzare un giudizio che risulterebbe comunque prematuro sono plurime. Non è però questo certamente il momento per pensare al passato o sostare su quelle che sono state le difficoltà palesate dalla rosa fin qui.

Certo, anche con Dybala in campo il gioco giallorosso non è stato degnissimo ma il tutto è da ascriversi nella visione di un mister (il cui nome è ancora garanzia per gran parte dei tifosi) che ha sempre preferito cinismo e concretezza alla millantazione di un “circo”, per citare Allegri, quasi sempre fine a sé stesso.

Come detto, comunque, le difficoltà del momento attuale sono principalmente state acuite dal rumore mediatico giustamente nato dopo le affermazioni dello Special One dopo la trasferta di Reggio Emilia. Il pari contro il Sassuolo è venuto a cadere in una fase già di grande delusione per lo scacco contro la Lazio di domenica scorsa. Senza tornare alle già tante volte discusse questioni di campo, riportiamo di seguito la posizione del professore Piero Sandulli su un avvenimento verificatosi al termine della partita.

Cori antisemiti in Roma-Lazio, la posizione di Piero Sandulli a TV PLAY

Cori antisemiti Roma-Lazio
Curva Nord Roma Lazio ©LaPresse

Il grande esperto di giustizia sportiva è infatti intervenuto sulla questione durante la trasmissione twitch TvPlay di Calciomercato.it. Questa la sua posizione, non unicamente relegata all’accaduto della stracittadina capitolina. “Il giudice sportivo deciderà cosa rischiano. Il fatto che siano ascoltati in tutta Italia non lo rende tollerabile. Andrebbe represso in ogni luogo, con la federazione che manda ad ogni partita di Serie A tre osservatori collocati in posti diversi dello stadio proprio contro questi cori. Loro valutano come sono recepiti e ascoltati, e in relazione ai rapporti i giudici e la procura federale si comportano di conseguenza. Faranno il loro compito nei tre gradi di giudizio che il codice di giustizia sportiva Coni offre”.

“Le tifoserie andrebbero coinvolte maggiormente. La legge 86 dell’agosto 2019 pone l’accento sul ruolo che devono svolgere i tifosi all’articolo 4. Si fa però riferimento ai tifosi dabbene, non questi coinvolti in episodi del genere e che sono personaggi da rieducare. Nelle curve dovrebbe ritornare la legalità, recuperando il vero tifo e consentire alle tifoserie organizzate dabbene di essere in questo ruolo”.

” A questa parte di tifoseria vanno conferiti dei poteri, attualmente conferiti solo a livello teorico. Il fenomeno non può essere tollerato e le sentenze passate su discriminazioni territoriali e razziali hanno segnato la continuità giurisprudenziale. La mia speranza è che essendoci un ministro dello Sport, si possa garantire la riforma dello sport che stiamo attendendo da qualche anno. In passato ci sono state penalizzazioni, anche significative e previste dal codice dice. Quando si parla di pena esemplare, va detto che è sbagliata. Bisogna attenersi a quello che il codice stabilisce come sanzione.”

 

Impostazioni privacy