Belotti senza pace: “Uno scherzo da 5 milioni di euro”

La Roma ha ingaggiato in estate Belotti, ex Torino, che si ritrova a dover affrontare un grande grattacapo in seguito alla sua parentesi granata

Andrea Belotti è diventato in estate un nuovo calciatore della Roma. Dopo tanto tempo in cui i tifosi hanno aspettato la sua firma, finalmente l’attaccante ha trovato il via libera per abbracciare la causa giallorossa. L’ex Torino è approdato nella Capitale dopo aver lasciato i granata a parametro zero dopo sette stagioni in Piemonte. Sin dal suo arrivo, i romanisti sono stati entusiasti di vedere finalmente la squadra dotata di due grandi punte.

Belotti senza pace: "Uno scherzo da 5 milioni di euro"
Andrea Belotti, attaccante della Roma ©LaPresse

Il Gallo e Abraham, però, non hanno dimostrato una grande intesa fino ad ora e non sono riusciti a incidere come volevano. L’ex Torino, poi, non sembra essere più quello del passato, capace di andare in doppia cifra in quasi tutte le stagioni, con quella del 2016/2017 in cui ha toccato quota 26 reti in Serie A. Le preoccupazioni dell’attaccante, però, n0n si fermano a un livello di prestazioni non dei migliori. L’ex Palermo, infatti, ha ancora in piedi due giudizi con il suo ex agente Sergio Lancini, che da mesi comunica con il giocatore solo tramite gli avvocati.

Belotti senza pace, l’ex agente: “Al momento pendono due giudizi”

Belotti senza pace: "Uno scherzo da 5 milioni di euro"
Andrea Belotti in panchina ©LaPresse

In un’intervista a Tuttosport, l’ex procuratore di Belotti ha parlato della situazione con l’attaccante. Le prime grandi crepe tra i due ci sono state nel 2017, con il mancato trasferimento. Lancini avrebbe consigliato al giocatore di lasciare il club, mentre lui ha poi deciso di restare. Facendo così, però, secondo Lancini ha arrecato un danno sia a se stesso che al club. Tra i due pendono ancora due giudizi. Il primo riguardante la revoca di fatto del mandato che gli ha impedito di partecipare alle trattative. Il secondo riguarda la violazione del contratto, per cui era stato incaricato a gestire i diritti di immagine. In tutto un provvedimento da cinque milioni.

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