Mourinho attacca l’arbitro e avvisa la società: “È il peggiore che abbia mai visto”

Monza-Roma, duro attacco di Mourinho in diretta. L’allenatore ha detto di tutto: ecco le sue parole dopo il pareggio contro la squadra di Palladino.

Che non sarebbe stata una gara semplice era emerso sin da subito, alla luce della felice stagione fin qui disputata dai brianzoli nonché delle diverse defezioni con le quali José Mourinho sta facendo i conti da diverse settimane a questa parte, con scelte obbligate e impossibilità di poter contare su una coperta lunga e che ben permetta di fare le giuste rotazioni per ben gestire i tanti impegni in Serie A e in Europa League.

Monza-Roma
José Mourinho e Raffaele Palladino (Lapresse) – asromalive.it

I punti toccati dall’allenatore ai microfoni Dazn dopo il fischio finale sono stati numerosi e hanno interessato una pluralità di aspetti legati alla gara ma anche ad altre questioni, di natura societaria. A ciò si sono aggiunte anche le polemiche quanto chiare esternazioni sull’arbitro Chiffi, definito da Mourinho come poco empatico e distintosi per un’espulsione non totalmente condivisa dall’allenatore della Roma.

Questi, dunque, i punti da lui toccati in diretta. Sulla tenuta fisica e mentale: “L’attenzione spesso dipende anche dalla condizione fisica e mentale. Abbiamo avuto in campo gente in grande difficoltà con ragazzi che hanno dato tutto come Pellegrini, Mancini e Cristante che giocano con orgoglio per questa squadra. C’è gente che non ha ancora la qualità per giocare a questo livello e la panchina era inesistente. I ragazzi hanno fatto il massimo. Il risultato penso sia adatto a quanto visto in campo. Dire che meritavamo magari sembrerebbe di parte ma nemmeno il Monza meritava la vittoria”.

Monza-Roma, Mourinho contro Chiffi e orgoglioso della squadra: “Il peggior arbitro che abbia incontrato”

Pesanti le parole spese poi da Mourinho sul direttore di gara, Daniele Chiffi. “È un risultato che si adatta e giocare col peggiore arbitro della mia carriera è dura.  Non penso che l’arbitro abbia avuto influenza sul risultato ma tecnicamente è orribile e non è empatico, non crea rapporto e dà rosso a un giocatore che scivola”.

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José Mourinho (Lapresse) – asromalive.it

“Si tratta del peggior arbitro che abbia trovato nella mia carriera e di arbitri scarsi ne ho incontrati diversi nella mia carriera. È anche perché la Roma non ha forza come società di dire che non vuole quest’arbitro. Io ho smesso di lavorare a 30 minuti dalla fine perché sapevo che avrei ricevuto un’espulsione come mi è capitato spesso con lui. Credo che la Roma debba crescere anche a questo livello: ci sono squadre che possono rifiutare un arbitro e la Roma non ha nel Dna questa capacità“.

Volevo stare affianco ai ragazzi nella gara contro l’Inter e non potevo prendere rosso. Avevo una voglia tremenda di farlo ma ho deciso di non farlo perché sabato devo stare con la squadra. Avrei voluto prendere rosso ma ho deciso di controllarmi per questo sono entrato prima“.

Sugli infortuni: “Gli infortuni si spiegano in modo facile: quando hai 30 giocatori uguali non devi mai avere infortuni. Al minuto 60′ fai il primo cambio, al 70′ fai un altro cambio. Oggi, ad esempio, possono giocare Dzeko e Lautaro mentre alla prossima giocano Correa e Lukaku. Ci sono squadre che hanno fatto malissimo in Europa e sono uscite subito in Europa e giocano una gara alla settimana, così come non siamo una squadra che non si è qualificata in Europa. Siamo l’unica squadra che non ha la rosa per stare dove siamo, in semifinale di una competizione europea, dove abbiamo giocato anche un turno in più col Salisburgo perché siamo finiti secondi al girone di Europa League“.

La chiosa: “Siamo a lottare per posti alti e stiamo facendo un qualcosa per la quale non abbiamo potenziale per farlo. Dopo si accumulano gli impegni: basta vedere quante partite ha giocato El Shaarawy negli ultimi anni, tipo tre o due anni fa rispetto a quest’anno. Si noti anche il numero di partite disputate da Smalling al Manchester United e quante ne abbia disputate a Roma con Fonseca prima e poi con me.  È accumulazione di stanchezza. Io sono con loro fino all’ultimo minuto di questa stagione perché i ragazzi meritano che io sia con loro fino all’ultimo. Dirò sempre lo stesso: ho un orgoglio tremendo di lavorare con questi ragazzi“.

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