Mourinho, PSG e Real Madrid: il finale di partita di Zazzaroni

Siviglia-Roma, è giunto il giorno del responso finale. Attesa e fermento, con Mourinho al centro di un’attenzione non solo mediatica che restituisce a tutti la sua imperitura grandezza.

Seppur trascinati da un entusiasmo evidente quanto inatteso, anche i tifosi romanisti più romanisti avrebbero difficilmente creduto di potersi giocare due finali europee in un biennio con Mourinho in panchina. L’approdo di José sulla panchina giallorossa venne visto subito come emblema tangente di un club intenzionato ad operare con serietà e concretezza, nel rispetto di un “American Way” pragmatica e silente in una città sovente troppo caotica, anche dal punto di vista mediatico.

Siviglia-Roma
José Mourinho (Lapresse) – asromalive.it

Siviglia-Roma, indipendentemente dal risultato, rappresenterà un importante momento della storia giallorossa, recente e non solo, alla luce del percorso nobile e serio, intrapreso da Pellegrini e colleghi da inizio settembre e fin qui in grado di condurre loro alla Puskas Arena, esattamente un anno e sei giorni dopo quella magica serata di Tirana, vissuta da tutti con la speranza di potersi far trascinare nuovamente da emozioni così penetranti e belle.

Mourinho e quel titanismo che divide: non sarà Siviglia-Roma a cambiare giudizi sulla sua grandezza

Onore al merito, dunque, verso quel fautore del quale si è detto e scritto tanto: dal futuro ai possibili addii, passando per supposte incrinature dei rapporti con Pinto. Evidente però la dimenticanza di molti, forse poco consapevoli dell’impresa quasi titanica compiuta dai giallorossi in campo continentale.

Mourinho
José Mourinho (Lapresse) – asromalive.it

Questa non può che avere Mourinho come attore principale, in grado di unire e compattare la piazza e, al contempo, una squadra apparsa sgretolata fin troppe volte prima del suo arrivo. Giusto compattarsi intorno alla squadra e all’allenatore, in grado di dividere anche in una giornata del genere, come raccontato da Ivan Zazzaroni nell’odierno editoriale.

Se da un lato troviamo i tantissimi romanisti schierati con orgoglio dalla parte dello Special One, giusto osservare anche la presenza dei non meno numerosi personaggi schierati in una posizione anti-Mou. Tra questi, forse giustamente, ci sono certamente i laziali, accompagnati da una schiera di elementi dotati di scarso buonsenso, successo e rispetto, abituati alle disgrazie altrui per, forse, ovviare alle proprie.

Tra costoro, figurano anche coloro che abbiano provato a raccontare di un Mourinho offertosi al PSG, ignorando (volutamente?) che sia stato Campos a parlarne con Mendes. O ancora chi non sappia che in caso di addio ad Ancelotti, Florentino Perez avrebbe immediatamente puntato su un allenatore destinato a restare nella storia di questo sport quantomeno per tantissimi anni. Nel cuore dei tifosi della Roma, forse, anche in eterno.

Impostazioni privacy