Presunta irregolarità in Roma-Inter: violato l’articolo 21

Nonostante il triplice fischio abbia condannato i giallorossi, sembrerebbe non finire mai Roma-Inter. Un episodio controverso è attualmente al vaglio della giustizia sportiva

Una partita scoppiettante, fatta di tattica, tecnica, intensità, condizione fisica e, soprattutto, decisa dalla differenza ancora plateale nell’approccio mentale alla gara, se considerata nell’ interezza dei 90 minuti. Questa è stata Roma-Inter… una sfida capace di regalare emozioni contrastanti a distanza di qualche manciata di minuti, a causa di violenti ribaltamenti di fronte.

De Rossi sotto la pioggia in Roma-Inter (Ansafoto) – Asromalive.it

Il giorno dopo, oltre ad analizzare i meriti e le rispettive lacune, ben evidenziate nell’intervista post-partita da Daniele De Rossi, è necessario passare al vaglio un episodio a dir poco controverso, consumatosi nel corso dell’intervallo nello spogliatoio nerazzurro e confessato involontariamente da uno dei calciatori nell’intervista post gara.

Inzaghi rischia grosso per la telefonata negli spogliatoi

Alessandro Bastoni, a fine partita, si è recato con il sorriso in faccia a svolgere la propria intervista ai microfoni di DAZN, a cui ha raccontato la partita in prima persona. Il 4 a 2 rifilato ad una Roma indubbiamente coriacea, ha solidificato ulteriormente il dominio nerazzurro sulla massima lega nostrana. Adesso, quella che fino a pochi giorni fa, per una Juventus ottimista, poteva dirsi una lotta a due per lo scudetto, si è rapidamente trasformata in una fuga solitaria dell’Inter, attualmente a sette punti dai bianconeri, con il medesimo numero di partite giocate (la Juventus dovrà giocare domani con l’Udinese e l’Inter recuperare la 21esima giornata con l’Atalanta di Gasperini). Bastoni, raccontando delle evidenti difficoltà incontrate con i giallorossi nel corso del primo tempo (l’Inter ha chiuso la prima frazione di gioco in svantaggio per 2 a 1), ha parlato di come la squadra abbia passato il quarto d’ora di pausa previsto durante l’intervallo.

Alessandro Bastoni (Ansafoto) – Asromalive.it

Il difensore classe ’99 ha affermato che, più di un cortocircuito tattico, ciò che stava realmente impedendo alla capolista di comportarsi come tale, fosse un approccio mentale errato, che da lì a poco sarebbe stato rivoluzionato da una chiamata con Simone Inzaghi, costretto all’assenza in panchina da una squalifica. Il tecnico nerazzurro, difatti, avrebbe effettuato una chiamata in vivavoce con i propri calciatori, per tentare di invertire le sorti di un match complesso: “Ci siam guardati, ci siamo parlati. Ci ha chiamato il mister nello spogliatoio in vivavoce. Ha detto che dovevamo essere noi, quelli che eravamo fino a pochi giorni fa. Siamo scesi in campo e nel secondo tempo l’abbiamo fatto vedere”, queste le parole di Bastoni.

Insomma… qualche parola di conforto per caricare i propri calciatori, ma cosa c’è di strano? Beh, secondo quanto riportato da la Repubblica, si tratterebbe di un’interazione non consentita dal regolamento. Il comma 9 dell’articolo 21 del Codice di Giustizia Sportiva recita: “I tecnici nei cui confronti è stata inflitta la sanzione della squalifica non possono svolgere, per tutta la durata della stessa, alcuna attività inerente alla disputa delle gare; in particolare sono loro preclusi, in occasione delle gare, la direzione con ogni mezzo della squadra, l’assistenza alla stessa in campo e negli spogliatoi nonché l’accesso all’interno del recinto di gioco e degli spogliatoi”. Sempre la Repubblica, infatti, ha portato alla luce un precedente emblematico, in cui Marco Donadel, nel settembre del 2023, comunicò da squalificato alla panchina dell’Ancona, andando incontro ad un’ulteriore squalifica e ad una multa di 500 euro ai suoi collaboratori. Adesso, la palla passa agli ispettori della procura federale, per valutare se vi siano i presupposti, oltre alla “confessione” di Bastoni, per punire Inzaghi.

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