Spalletti riattacca: scoppia la polemica a poche ore del match della nazionale italiana e soprattutto alla vigilia di Roma-Inter. Ecco le parole del ct
In questi giorni tengono sicuramente banco le indagini che la procura di Milano ha avviato contro gli ultras di Milan e Inter che sono stati arrestati.

Ieri, tra le persone informate sui fatti, è stato sentito il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi. C’è una telefonata, tra le intercettazioni, nella quale al tecnico dell’Inter vengono chiesti dei biglietti in più per la finale di Champions League contro il Manchester City. Inzaghi, come si legge nelle cronache di oggi, ha detto che sì ci sono state le richieste ma non delle minacce. Bene, sollecitato sul tema, intervistato da Rai Sport, ha parlato il ct della nazionale Luciano Spalletti, un doppio ex della sfida in programma il prossimo 20 ottobre allo stadio Olimpico.
Spalletti riattacca: che bordata a Inzaghi
“Io rispondo a tutti, anche ai numeri che non conosco. Però, poi so riattaccare”. “Non mi è mai capitato – ha detto Spalletti – che qualcuno mi chiamasse per queste cose, per me questa è una novità. Ma non so quali siano stati i rapporti precedenti”.

E poi: “Se uno ti chiama e non lo conosci, fai fatica a scambiarci due parole”. Il riferimento, non velato, è ovviamente a quella telefonata della quale vi abbiamo reso conto prima e che ha fatto interrogare Inzaghi dagli organi competenti all’inchiesta. Insomma, uno Spalletti che non le ha mandate di certo a dire, come suo solito, e che senza peli sulla lingua ha messo in evidenza il suo pensiero. Chissà come starà pensando Inzaghi in questo momento.





