Roma snobbata e i Friedkin a distanza, lontani dalla capitale. Sono ore infuocate sulla sponda giallorossa in attesa del nome del nuovo tecnico.
Un momento difficile che dura dall’inizio di questa stagione. Una stagione che sembrava avere ben altri presupposti. La compagna acquisti-cessioni della Roma aveva messo in testa idee ambiziose.
Tutto si è smontato in un attimo. L’avvio del campionato è coinciso con le prime delusioni e le prime delusioni hanno portato al licenziamento di Daniele De Rossi. Decisione che la proprietà americana ha deciso di prendere per dare una scossa ad un ambiente ‘cloroformizzato’. La cura, però, si è dimostrata peggiore della malattia. La scelta di Ivan Juric è sembrata sbagliata un istante dopo la sua ufficializzazione. E’ stata la rottura definitiva con la tifoseria della Roma che non aveva ancora accettato l’addio di De Rossi e non accettava l’arrivo del tecnico croato. Il resto è storia di questi giorni. L’esonero di Ivan Juric, dopo la sconfitta interna contro il Bologna, ha aperto una nuova crisi. Un nuovo tecnico, il terzo in tre mesi, è atteso a Trigoria.
Roma snobbata, Friedkin a distanza: chi come nuovo allenatore?
Sono ore di attesa. Si attende il nome del terzo tecnico giallorosso. La famiglia Friedkin valuta diversi nomi e, questa volta, non vuole sbagliare. Da Roberto Mancini a Massimiliano Allegri fino a Rudi Garcia, sono diversi i prospetti sotto la lente della proprietà americana.
I tifosi della Roma, nel momento stesso in cui attaccano frontalmente la proprietà, lanciano un coro unanime che porta con sé un solo nome: Daniele De Rossi. E’ lui il tecnico giusto, l’unico in grado di rilanciare la Roma: “Richiamate De Rossi” è il loro inequivocabile messaggio. Ed il tecnico di Ostia? La Roma è la sua vita e Trigoria la sua casa. Tornerebbe di corsa ma per un matrimonio occorre essere in due. I Friedkin, però, non sono a Roma. Sono a Londra ed è nella capitale inglese che si deciderà il nome del nuovo tecnico.
Non la maniera migliore per tentare di ripartire e di riconquistare la fiducia perduta.