Voti Milan-Roma 3-1, Abraham risponde dentro e fuori dal campo: la squadra di Ranieri esce dalla Coppa Italia contro gli uomini di Conceicao.
Questa sera, allo stadio San Siro di Milano, si è disputato il quarto di finale di Coppa Italia tra Milan e Roma, una sfida carica di aspettative e tensioni. Entrambe le squadre erano determinate a proseguire il cammino nella competizione, vedendo nella Coppa un’opportunità per dare una svolta positiva alla stagione.
Il Milan, guidato da Sergio Conceicao, arrivava all’incontro dopo un pareggio nel derby contro l’Inter, risultato che aveva lasciato l’amaro in bocca per il gol subito nei minuti di recupero. Per l’occasione, il tecnico portoghese ha schierato un 4-3-3, al quale, Claudio Ranieri ha contrapposto un 3-5-2 parzialmente ridisegnato rispetto a quello visto col Napoli ma, non per questo, contraddistinto da poche o sorprendenti novità, tra cui la nuova titolarità di Shomurodov.
Andando alle questioni di campo, il match è iniziato con entrambe le squadre attente a non scoprirsi, ma al 16′ il Milan ha trovato il vantaggio: cross preciso di Theo Hernández dalla sinistra e colpo di testa vincente di Tammy Abraham, che ha battuto Svilar.
Voti Milan-Roma 3-1, Abraham ricorda la Conference dopo la doppietta: Pellegrini e Celik non pervenuti
La Roma ha cercato di reagire, andando vicina al pareggio al 30′ con un colpo di testa di Pisilli che ha colpito la parte alta della traversa. Al 42′, ancora una volta, la combinazione Theo Hernández-Abraham ha colpito: lancio in profondità del terzino francese che ha trovato l’attaccante inglese, abile a superare la difesa giallorossa e a siglare la sua doppietta personale, portando il risultato sul 2-0.
Nel mezzo tra i due goal, di cui il secondo certamente propiziato anche dal vistoso errore di lettura e tempistica da parte di Celik, da segnalare, comunque, una buona Roma, in grado di impensierire più volte un non sempre perfetto Maignan nella prima parte di gara.
Tra le azioni più pericolose della Roma, oltre alla punizione di Dybala e alla traversa di Pisilli, si sono registrati diversi momenti di buona produzione dalla trequarti in su, sovente propiziate anche dalle fasce e, in particolar modo, dalla qualità di Angelino. Nel secondo tempo, dopo aver lasciato il terreno di gioco, Tammy Abraham ha anche ricordato il proprio trascorso nella Capitale, emulando il gesto della coppa ai tifosi giallorossi che lo hanno fischiato all’uscita. Lo stesso giocatore ha commentato dopo la gara l’episodio: “Tutti sanno che la Roma significa tanto per me: ci sono rimasto male fa parte del calcio“.
Tornando alla partita, decisivo, oltre che lo stesso Maignan, anche un Tomori più volte bravo ad anticipare o deviare palloni potenzialmente molto più pericolosi. La seconda metà di gioco si è aperta prontamente con un triplo cambio da parte di Claudio Ranieri, che ha messo in campo Dovbyk, Pellegrini e Rensch, rispettivamente al posto di Shomurodov, Paredes e Celik.
Quasi immediato l’impatto di Dovbyk, bravo a chiudere sul secondo palo la palla di Angelino, viziata da una deviazione avversaria e fondamentale per mettere l’ucraino a tu per tu con Maignan. L’entrata in campo della nuova artiglieria pesante a disposizione di Conceicao, Joao Felix e Gimenez, ha subito, però, portato la Roma nuovamente in difficoltà.
Proprio il talento portoghese, infatti, ha nuovamente raddoppiato la distanza dalla squadra di Ranieri, grazie ad un bel pallonetto su Svilar, preceduto da un’altra disattenzione difensiva, questa volta con Rensch in ritardo e poco abile nel mettere in fuorigioco l’avversario. Segnalato dal VAR, invece, il fuorigioco di Dovbyk sull’azione che pareva poter aver riaccorciato le distanze, propiziato dall’autogol di Reijnders.
Risultato complessivo per 3 a 1 e Roma eliminata, con i rossoneri che approdano, dopo il Bologna, alle semifinali di Coppa Italia, dove li attenderà una tra Inter e Lazio.
Svilar 6; Celik 3 (45′ Rensch 5.5), Hummels 5, Ndicka 5.5; Saelemaekers 5, Koné 5.5, Paredes 5 (45′ Pellegrini 4), Pisilli 5, Angelino 6; Dybala 5.5, Shomurodov 4.5 (45′ Dovbyk 6)