Thiago Motta sempre più vicino all’esonero e la Juventus ha già individuato la sua svolta: si tratta di un doppio profilo che ha a che fare con la Roma e con un doppio rifiuto
I bianconeri sono intenzionati a cambiare tecnico il prima possibile, per rilanciare il proprio progetto. I nomi che sono stati accostati a Giuntoli in queste ore hanno un diniego comune alla causa giallorossa. Le tempistiche sono state diverse ma il finale identico.
Sono sempre di più le squadre in Serie A che stanno cercando un nuovo allenatore per la prossima stagione. La Roma aveva un vantaggio consistente sugli altri visto che da fine novembre sa che Ranieri dovrà lasciare il posto ad un altro profilo in estate. In realtà i Friedkin e Ghisolfi hanno preso tempo (forse troppo), con l’idea nemmeno troppo nascosta di convincere l’attuale mister a rimanere per un altro anno. Al momento non ci sono tecnici già bloccati per giugno e si naviga a vista, nel tentativo di trovare una soluzione. Il problema è che la concorrenza aumenta, ogni giorno di più e dopo il Milan ora è la volta della Juventus.
Se fino ad un mese e mezzo fa non c’erano le avvisaglie per un esonero di Thiago Motta, l’esclusione dalla Champions League, dalla Coppa Italia, abbinata alla batosta rimediata dall’Atalanta allo Stadium, hanno reso il progetto dell’ex bolognese impresentabile. A giugno si cambierà e per il nuovo nome è corsa a due.
Dal rifiuto alla Roma alla panchina della Juve: il candidato numero uno è De Zerbi
Secondo quanto riferito da Sport Mediaset, alla Juventus sono sicuri di prendere uno tra Pioli e De Zerbi. Il favorito è l’attuale tecnico dell’OM, preferito sia da Giuntoli che dalla dirigenza. Di certo c’è da capire se riuscirà a liberarsi del contratto che lo lega ai francesi e se avrà voglia di prendersi una patata così bollente. L’alternativa resta quello Stefano Pioli, “parcheggiato” al momento in Arabia Saudita, ma con la speranza di fare il grande ritorno in Serie A.
Sia Pioli che De Zerbi sono stati protagonisti di un doppio rifiuto alla Roma, in tempistiche e modalità differenti. Il primo era stato contattato appena prima di ingaggiare Juric, lo scorso settembre, ma era già con le valige in aeroporto, direzione Riad. Un diniego cordiale ma sostanziale e la necessità per la Souloukou di virare sull’ex Torino. Per De Zerbi il discorso è stato diverso, visto che di lui in zona Trigoria si parla dal 2019, quando arrivò Fonseca. Poi altri due tentativi, prima di Mourinho e dopo De Rossi, ma entrambi come un buco nell’acqua. Alla fine il suo destino potrà essere bianconero, con buona pace dei giallorossi.