Si è chiusa la sfida del San Mamés tra i baschi e la compagine di Ranieri: top e flop dell’incontro
In un match condizionato dall’espulsione lampo rimediata da Hummels – frutto di una decisione assolutamente discutibile di Turpin – la Roma cade 3-1 al San Mamés e non riesce a strappare il pass per i quarti di finale di Europa League.
Impossibile non partire dall’analisi dei due calciatori le cui prestazioni hanno maggiormente lasciato a desiderare. Ci stiamo riferendo a Hummels, che a prescindere dalla decisione di Turpin si è reso protagonista di un errore inspiegabile per un calciatore delle sua esperienza, e ad Artem Dovbyk. Assolutamente impalpabile, l’attaccante ucraino non è riuscito a far salire la squadra nei momenti topici dell’incontro, stentando nella difesa nel pallone e nel lavoro sporco che Claudio Ranieri è solito chiedere ai suoi attaccanti. In maniera significativa, l’ingresso in campo di Shomurodov dà nuova linfa alla manovra della Roma visto che l’uzbeko attacca con più veemenza la profondità, riuscendo a trovare la porta un minuto dopo il suo ingresso in campo.
Voti Athletic-Roma 3-1, delude Dovbyk: ‘regge’ il centrocampo
Autore di almeno quattro interventi prodigiosi, Svilar ha provato a tenere in piedi i suoi sia nel primo che nel secondo tempo, invano. Buona la prova del centrocampo che, costretto al massimo sforzo per l’evolvere del match, è riuscito comunque ad alzare la saracinesca, facendo filtro e proponendosi con qualità. A salire in cattedra è soprattutto Paredes, che oltre ad aver messo a segno il gol del pareggio, ha offerto con continuità una valvola di sfogo alla manovra della Roma.

Fino a quando ha potuto, lo stesso Mancini ha provato a tenere galla il reparto arretrato mettendoci grinta, determinazione e voglia di combattere su ogni pallone. Un po’ in ombra, invece, Paulo Dybala. L’inferiorità numerica cambia i piani della Roma e la ‘Joya’ soffre l’eccessiva lontananza dalla zona calda, costretto ad una partita di contenimento lontana dai suoi standard. Dopo aver innescato Shomurodov con un buon suggerimento in verticale, cale alla distanza anche Pisilli. Buono, invece, l’ingresso in campo di El Shaarawy, dal cui spunto nasce il fallo da rigore poi trasformato da Paredes. Passiamo infine a Turpin.
Oltre alla decisione di espellere Hummels, di per sé scandalosa vista anche l’importanza della gara oltre che il particolare frangente della partita, il direttore di gara non dà mai l’idea di avere in pugno il match. Dopo i tre minuti di recupero dati nel corso del primo tempo, inspiegabile la decisione di concedere un mini recupero nella seconda frazione di gioco. Nel complesso, è sembrato un arbitraggio molto ‘casalingo’. Ancora una volta. Non perfetta neanche la gestione della partita di Ranieri. Non ha affatto pagato la scelta del tecnico di Testaccio di continuare per tutto il primo tempo con Dovbyk, isolato e mai in partita. Tardivi gli ingressi in campo di El Shaarawy e Saelemaekers, che non hanno impiegato molto tempo per provare a mettere il loro timbro. La sensazione è che la partita sia scivolata via sin dall’inizio, con la scelta di Hummels che non ha pagato così come la scelta di optare per un centrocampo non troppo fisico.
AS ROMA (3-4-2-1) Svilar 7.5; Mancini 6, Hummels 3, Ndicka 6; Rensch 5.5 (83′ El Shaarawy 6.5), Cristante 6.5 ( 83′ Saelemaekers 6), Paredes 7, Angeliño 5.5; Dybala 5.5 (60′ Shomurodov 6.5), Baldanzi 6 (60′ Pisilli 5); Dovbyk 4 (53′ Soulé 6). All. Ranieri 4.5. Turpin 3.